Il Fronte della Gioventù Comunista Calabria su vicenda Infocontact

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"Il Fronte della Gioventù Comunista Calabria sostiene la lotta dei lavoratori calabresi dei call center di infocontact per la difesa del diritto al lavoro." E' quanto si legge in una nota del Fronte della Gioventù Comunista Calabria.

"In Calabria - si legge ancora - la disoccupazione giovanile raggiunge livelli simili a quelli greci, pertanto riteniamo doveroso appoggiare tutte le mobilitazioni contro i licenziamenti, le delocalizzazioni e la chiusura dei poli produttivi. Tuttavia riteniamo doveroso sottolineare che la nostra lotta non si accontenta del “lavoro a qualsiasi costo”, infatti riteniamo inaccettabile che le aziende e i grandi monopoli, come la Wind, utilizzino il ricatto occupazionale come mezzo per peggiorare ulteriormente le condizioni di lavoro, diminuire i salari e precarizzare ancor di più i contratti dei dipendenti, soprattutto in un comparto come quello delle telecomunicazioni, in cui precarietà e sfruttamento mostrano il volto più barbaro di questo sistema. Dunque denunciamo il collaborazionismo dei sindacati confederali, colpevoli di aver firmato l’ennesimo accordo filo-padronale senza neanche aver convocato un’assemblea sindacale. Inoltre invitiamo i lavoratori a non abbassare la guardia, per non cedere al ricatto occupazionale, poiché l’aver prorogato le commesse di 4 mesi non da garanzie stabili per il futuro.

L’unica soluzione alla disoccupazione, allo sfruttamento e alla precarietà è la lotta, pertanto invitiamo tutti i lavoratori a unirsi, rigettando ogni forma di competizione al ribasso tra gli sfruttati. Nonostante le esternalizzazioni e tutti i tentativi dei padroni di divedere la classe lavoratrice, riteniamo fondamentale che i lavoratori dei call center si uniscano e lottino direttamente contro la Wind e tutti gli altri grandi monopoli delle telecomunicazioni, seguendo l’esempio vincente dei lavoratori della logistica che , negli ultimi anni, sono riusciti a vincere numerose battaglie lottando direttamente contro le grandi aziende sfruttatrici e non solo le cooperative gestori dello sfruttamento. Nella crisi la lotta di classe è più viva che mai e in questo momento purtroppo a condurla sono i padroni nei loro interessi. Dunque riteniamo fondamentale che i lavoratori dei call center si uniscano a tutti gli altri lavoratori e agli strati popolari oppressi da questo sistema economico per rispondere all’attacco padronale. Gli interessi del proletariato sono inconciliabili con quelli delle multinazionali e degli imprenditori, non siamo tutti sulla stessa barca e perciò invitiamo tutti i lavoratori a costruire un Fronte Unitario, indifferentemente dall’appartenenza sindacale, sulla base della difesa dei nostri diritti e contro questo sistema.

Noi, come gioventù comunista, ci impegniamo a costruire un ponte di collegamento fra gli studenti, sia medi che universitari, e i lavoratori. Il capitalismo genera crisi, disoccupazione, sfruttamento ecc.., pertanto chiamiamo i lavoratori, i disoccupati e gli studenti a costruire un’organizzazione rivoluzionaria capace di abbattere questo sistema fondato sull’oppressione; costruire un partito comunista, delle classi popolari e coerentemente al servizio di esse.

Lottiamo contro chi ci sfrutta e ci condanna a un presente e a un futuro di precarietà! Lottiamo contro chi, come l’Unione Europea delle banche e delle multinazionali, è responsabile delle nostre condizioni!

Lavorare meno Lavorare tutti! Per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario! Per il salario minimo garantito! Per una società senza sfruttamento e disoccupazione dove tutta la ricchezza e le aziende siano dei lavoratori e del popolo!

Uniti - conclude la nota - siamo forti, organizzati saremo invincibili!"

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