Omicidio Rizzuti a Petronà, pena ridotta in appello
La Corte d'appello di Catanzaro ha ridotto a 12 anni undici mesi e dieci giorni (in primo grado gli erano stati inflitti 15 anni) la condanna nei confronti di Francesco Rocca, il boscaiolo che nel novembre del 2012 avrebbe ucciso a colpi di fucile nelle strade di Petronà il dipendente comunale Claudio Rizzuti.
Secondo quanto si legge nel dispositivo della sentenza, in favore dell'imputato sono state concesse "circostanze generiche attenuanti con il concorso della già riconosciuta attenuante della provocazione". L'imputato dovrà risarcire anche le parti civili costituitesi nel processo. Condanna invece a due anni, due mesi e venti giorni per Bresciano Rocca che doveva rispondere di detenzione illegale di arma.
La sentenza di primo grado era stata emessa dal gup di Crotone il 10 aprile del 2014. L'omicidio avvenne il 23 novembre 2012 nel pieno centro del paesino presilano. Un delitto che fece scalpore anche perché ripreso dalle telecamere di videosorveglianza che immortalarono l'omicida correre tra i passanti imbracciando il fucile. Fermato dopo 24 ore dai carabinieri, Rocca già durante il primo interrogatorio, ammise le sue responsabilità e raccontò una lunga serie di dissidi e litigi avuti con Rizzuti e legati ad una presunta relazione extraconiugale della moglie con il dipendente comunale. Dopo l'ennesimo litigio Rocca avrebbe deciso di armarsi con un fucile e di uccidere il suo rivale. (AGI)