Intimidazioni a Crotone: nel mirino del racket altri due esercizi commerciali
Continua la scia di atti intimidatori nei confronti di attività commerciali di Crotone. Stamani, preso di mira il centro commerciale di quartiere Gesù che ospita sia un noto supermercato che i negozi della Trony e davanti ai cui ingressi, intorno alle 7 del mattino, i dipendenti hanno rinvenuto rispettivamente altrettanti ordigni. Nella zona, a pochissimi metri di distanza, insiste anche l’autostazione dei Fratelli Romano, abitualmente frequentata da centinaia di utenti.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri che hanno provveduto a transennare l’area in attesa degli artificieri di Cosenza. Le attività commerciali sono ovviamente rimaste chiuse per precauzione.
Gli ordigni sarebbero due bombe artigianali confezionate con bottiglie rivestite di nastro adesivo e miccia e non si esclude che possano essere anche innocui, cioè “false bombe” utilizzate dal racket per inviare solo un messaggio di avvertimento. Gli investigatori, intanto, stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza per cercare di risalire agli autori.
12:23 | I due ordigni sono stati rimossi dagli artificieri che li hanno tecnicamente "disarticolati", in pratica sfaldati e disinnescati in modo da evitare che potesero esplodere e creare eventuali danni. Dopo le operazioni di messa in sicurezza i negozi interessati dall'atto intimidatorio hanno riaperto le rispettive saracinesce.
13:39 | Da quanto appurato dagli artificieri cosentini, nei due ordigni rudimentali non c'era alcuna carica esplosiva. Si trattava, come detto, di bottiglie rivestite con del nastro adesivo nero e provvisti di una miccia. Dopo averli inertizzati, gli specialisti dei carabinieri vi hanno sparato contro alcuni proiettili ad aria compressa mandandoli in pezzi senza provocare alcuna esplosiione.