Omicidio boss vibonese, 3 condanne e 5 assoluzioni
Riformata con 5 assoluzioni ed una riduzione di pena a 18 anni di carcere al posto dell'ergastolo, la sentenza emessa il 7 gennaio 2014 dal gup di Reggio Calabria nell'ambito del processo nato dall'operazione antimafia "Confine", scattata l'8 agosto 2012 e che mira a far luce sull'omicidio dello storico boss di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, Damiano Vallelunga, freddato il 27 novembre 2009 a Riace. Due le pene confermate.
La Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria ha oggi riformato la condanna all'ergastolo inflitta in primo grado ad Angelo Misiti, di Stignano, ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio del boss Vallelunga, in 18 anni di reclusione. Assolti per non aver commesso il fatto: Luigi Vallelonga, di Campoli di Caulonia e Cosimo Franzè, di Caulonia, che erano stati condannati in primo grado a 8 anni ciascuno; Bruno Vallelonga, di Monasterace (6 anni e 4 mesi in primo grado); Renato Comito, di Caulonia (6 anni in primo grado); Vincenzo Franzè di Caulonia (difeso dagli avvocati Diego Brancia e Giuseppe Gervasi) che in primo grado era stato condannato a 4 anni e 4 mesi. Confermate le condanne (6 anni ed 8 mesi) per Domenico Ruga di Monasterace e per il collaboratore di giustizia (2 anni e 8 mesi) Michael Panaija di Placanica. Parti civili i Comuni di Serra San Bruno, Stilo, Caulonia, Monasterace e Riace, oltre alla Provincia di Reggio Calabria. (AGI)