Scarpelli (Prc): “Giunta composta da persone pulite e competenti”
“Ma la lettura politica è chiara. Il PD calabrese, vittima dei suoi trasformismi e delle sue pratiche, è stato travolto dalle indagini verso i suoi maggiorenti e commissariato da Roma”. È quanto sostiene Pino Scarpelli, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista.
“Il PD calabrese ed i suoi maggiorenti ne escono politicamente fatti a pezzi, Oliverio è sconfitto e non ha alcuna credibilità: li ha fortemente voluti lui quegli assessori nella sua prima giunta, inutile quando non dannosa ai calabresi, e la sua vittoria è stata determinata da quella mole di voti portati dai tanti coinvolti nelle inchieste e dai quali non riesce a tirar fuori più neanche un assessore. La mala politica calabrese è questa, ed oggi si è compiutamente manifestata, senza più possibilità di copertura.
Si è abbastanza sicuri che tra questi nuovi assessori non mancherà certo più di uno che presto abbandonerà l’incarico, vedendosi impossibilitato ad agire per bene dagli interessi che guidano la politica del PD calabrese (ben visibili in questi primi sette mesi). Un coacervo di interessi che impone l’immobilismo e vuole costringere i calabresi in uno stato di eterno bisogno, proprio per conservare quei meccanismi corruttivi e clientelari che lo mantengono al potere.
Se, come pare evidente, non passerà molto tempo prima che si ritorni alle urne, tutto il variegato mondo della Sinistra d’alternativa calabrese ha il dovere (come già successo in molte regioni) di tracciare un percorso unitario e di reale cambiamento, di rottura con la concezione privatistica ed affaristica della politica che in Calabria hanno il PD ed il centrodestra. Evitando quelle scomposizioni e quelle defezioni registrate nelle regionali 2014, quando il desiderio di qualche strapuntino di potere, di qualche incarico o prebenda per se stessi, o il semplice timore di “disturbare il manovratore”, non hanno reso possibile quanto sarebbe stato auspicabile.