90enne trovata morta in casa, uccisa per una rapina

Catanzaro Cronaca

Uccisa per una rapina: questa la tesi su cui gli inquirenti stanno indagando dopo che, nella tarda serata di ieri, sabato 22 agosto, è stato ritrovato il corpo senza vita di una 90enne, Antonia Rotella.

I carabinieri sono giunti nell’appartamento della donna, in via Alessandro Turco a Catanzaro, avvisati da alcuni conoscenti che, non avendo notizie dell’anziana da alcune ore, sono andati a cercarla nell’abitazione ritrovandola morta: il corpo era riverso a terra, la bocca imbavagliata e presentava segni di violenza.

I militari della compagnia del capoluogo - che, intanto, hanno già fermato un uomo, un italiano di mezza età sospettato di essere l’assassino - hanno effettuato i primi rilievi supportati dagli uomini del Ris, il Raggruppamento investigazioni scientifiche, che a loro volta hanno esaminato l’abitazione per cercare riscontri utili alle investigazioni.

La 90enne non aveva figli e viveva da sola nella casa di via Turco. L’allarme era partito dopo che una sua figlioccia, avrebbe provato a telefonarle più volte senza però avere riscontro; così si era dapprima rivolta ad una vicina che le aveva confermato di non vederla almeno dal mezzogiorno precedente. La congiunta, pertanto, ha deciso, nella tarda serata, di recarsi personalmente presso l’abitazione della Rotella ed essendo in possesso di una copia delle chiavi di casa è entrata ritrovando, nella camera da letto, il suo corpo senza vita.


FERMATO IL PRESUNTO ASSASSINO

Per l’assassinio della Rotella i carabinieri hanno fermato un 46enne pregiudicato, Leonardo Procopio, alias “Lupin”, che dovrà rispondere ora del reato di omicidio. Decisive, per giungere alla sua identificazione, le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza installate in appartamenti vicini al luogo della tragedia.

Gli inquirenti, che oggi hanno tenuto una conferenza stampa sull’accaduto, ritengono che il presunto assassino abbia agito da solo. Dopo essere stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri, avrebbe difatti ammesso agli investigatori di aver studiato i movimenti dell’anziana e che avrebbe anche visto la vittima perdere del sangue dalla bocca. Intorno alle 17 di ieri sera, l’avrebbe dunque attesa sotto casa per rapinarla di circa 60 euro detenuti in contanti dall’anziana e di ori per un valore di circa 2 mila euro. Parte della refurtiva è stata ritrovata dai militari in casa di Procopio, mentre il resto era stato già venduto a dei compro oro per oltre 1500 euro, contanti anch’essi rinvenuti in casa del 46enne.


ANZIANA UCCISA PER 60 EURO E POCHI OGGETTI D'ORO

Sessanta euro in contanti e una manciata di oggetti d'oro, questo il bottino per cui il pregiudicato che avrebbe malmenato e ucciso Antonia Rotella. A 12 ore dalla scoperta del corpo senza vita dell'anziana nella sua abitazione del centro storico, gli investigatori dell'Arma, con il coordinamento del sostituto procuratore Fabiana Rapino, hanno sottoposto a fermo l'autore dell'effetto delitto. I dettagli dell'indagine sono stati resi noti durante una conferenza stampa cui hanno preso parte il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, il tenente colonnello Alceo Greco e il comandante del nucleo operativo radiomobile il tenente Michele Massaro.

Interrogato dagli inquirenti Procopio ha confessato. Ha raccontato di aver seguito l'anziana donna per alcuni giorni per studiarne le abitudini, ieri pomeriggio, intorno alle 16.30, è poi entrato in azione. Avrebbe atteso sul pianerottolo e quando la signora ha aperto la porta per uscire l'ha aggredita. L'anziana avrebbe provato a chiedere aiuto urlando, ma l'uomo le avrebbe sferrato un violento pugno sul viso. Poi le ha legato le gambe e le mani a un armadio e l'ha imbavagliata con del nastro adesivo tappandole la bocca con un panno di tessuto. Dopo aver preso alcuni oggetti in oro e 60 euro in contanti, Il pregiudicato, ha raccontato lui stesso, è salito su un autobus per raggiungere il quartiere Lido. Qui ha venduto la refurtiva a un compro oro ricavandone circa duemila euro. Procopio, ha confessato inoltre, che circa 15 giorni fa con la stessa tecnica ha compiuto un colpo simile. Vittima un anziano, prima seguito e poi aggredito nella sua abitazione. Il bottino in quel caso sarebbe stato di appena trenta euro.

Ma già nel 2011 l'uomo durante una rapina in una canonica aveva aggredito il parroco. Il suo ultimo arresto risale a pochi mesi fa. Ad aprile era stato fermato dai poliziotti dopo aver rubato un tablet e alcune centinaia di euro a un paziente del reparto di Rianimazione dell'ospedale Pugliese di Catanzaro. Le indagini dei carabinieri proseguono. Nelle prossime ore sarà affidato l'incarico a un medico legale per effettuare l'autopsia sul corpo del l'anziana. L'esame dovrà accertare la causa della morte, se per soffocamento o per il trauma causato dalla caduta a terra dopo il violento pugno sferrato sul viso dell'anziana dal rapinatore.

A trovare il corpo della donna era stata una sua vicina che per tutto il giorno aveva cercato di contattare la signora Rotella senza riuscirci. Intorno alle 22 di sabato quindi la donna, che aveva una copia delle chiavi di casa dell'anziana, è entrata nell'appartamento trovando la vittima riversa per terra nella camera da letto. Immediatamente sono stati allertati i carabinieri che in poche ore sono riusciti a consegnare l'autore del delitto alla giustizia. Un risultato, ha sottolineato il procuratore aggiunto Bombardieri, frutto del lavoro costante e continuo delle forze dell'ordine sul territorio. (AGI)

(ultimo aggiornamento 15:33)