Sindaco di Soveria Mannelli su incidente ferroviario del 6 Marzo 2014
“A circa un anno e mezzo dai fatti, finalmente, le Ferrovie della Calabria hanno iniziato a risarcire i tanti viaggiatori rimasti feriti e coinvolti nell’incidente del 6 maro 2014 in un tratto con binario unico tra i territori dei Comuni di Gimigliano e Cicala della linea Soveria Mannelli- Catanzaro”. (LEGGI LA NOTIZIA)
E’ il commento del sindaco di Soveria Mannelli, Giuseppe Pascuzzi che aggiunge “ questo è solo uno dei passi indispensabili che la società deve fare per restituire ai suoi tantissimi utenti-viaggiatori il diritto ad un equo risarcimento per tutto quello che hanno patito e che deve, comunque, essere necessariamente coniugato, se si vuole essere credibili fino in fondo, con il diritto fondamentale alla sicurezza del trasporto”.
Su questo aspetto – prosegue Pascuzzi- “siamo ancora molto indietro come dimostrano le continue segnalazioni dei viaggiatori in tema di disservizi o situazioni di vero rischio per l’incolumità pubblica. C’è ancora molto da fare per modernizzare il materiale rotabile, per ridurre tutte le situazioni di rischio, per rendere sicura la rete, per un controllo efficace dei passaggi a livello, per offrire ai viaggiatori, spesso giovani studenti e lavoratori delle zone montane calabresi, standard di accettabile qualità”.
Giuseppe Pascuzzi – tra i primi intervenuti proprio sul posto dell’incidente del marzo scorso – prosegue condividendo “le preoccupazioni espresse proprio nelle scorse ore dal segretario generale provinciale della Cgil, Giuseppe Valentino che richiama la società e la Regione alle proprie responsabilità. Per noi si tratta di una battaglia di principio inderogabile e costante – dice ancora il primo cittadino di Soveria Mannelli – per la quale continueremo, come fatto in questi anni, a mantenere alta l’attenzione e il confronto aperto e schietto con tutti i soggetti interessati”.
“Il diritto alla mobilità dei cittadini deve essere assicurato e garantito nelle massime condizioni di sicurezza tenendo bene a mente che in una regione come la Calabria, i ben noti deficit infrastrutturali, penalizzano interi territori montani relegandoli, di fatto, in un forzato isolamento che è tra le prime cause del sottosviluppo economico e dello spopolamento”.