Operazione “Autostrada”. Imprenditore vibonese condannato a 9 anni di carcere
Nove anni di carcere, interdizione perpetua dai pubblici uffici e incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno: queste le decisioni del Tribunale collegiale di Vibo Valentia a carico di Giuseppe Prestanicola, 62enne imprenditore di Soriano Calabro, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione.
Il 62enne, titolare di un’azienda di calcestruzzo, era stato coinvolto nel processo derivato dall'operazione “Autostrada”. Secondo gli inquirenti, nei lavori di ammodernamento del tratto Vibo-Mileto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, si sarebbe inserita la cosca dei Mancuso e lo avrebbe fatto attraverso un altro imprenditore, Antonino Chindamo (già condannato con il rito abbreviato insieme al lametino Salvatore Mazzei) e poi tramite Prestanicola.
L’operazione “Autostrada”, che risale al febbraio del 2009, avrebbe portato allora alla scoperta di una presunta richiesta di tangente da un miliardo delle vecchie lire, avanzata alle imprese appaltatrici dei lavori dal clan di Limbadi che avrebbe imposto di affidare i subappalti a ditte che gli inquirenti considerano vicine alla cosca.