Fiction su Lea Garofalo, sorella vittima boccia ricostruzione: “Lea non era così”
Un grande messaggio di legalità è stato trasmesso ieri sera su Rai 1 con la fiction dedicata al coraggio di Lea Garofalo di dire no alla 'ndrangheta. La ricostruzione, fatta dal regista Marco Tullio Giordana, ha raccontato la vita donna prima di essere assassinata dal compagno Carlo Cosco. Tantissimi i commenti positivi sui social network, che elogiano la forza di Lea e della piccola figlia Denise.
Un pensiero negativo è stato invece espresso da Marisa Garofalo, sorella di Lea, cha ha bocciato la ricostruzione del regista. La donna è stata intervistaya in diretta telefonica dalla trasmissione del Tg regionale calabrese “Buongiorno Regione”, e ha dichiarato: “Non sono stata interpellata sulla realizzazione di questo film e non so il motivo. Lea è stata rappresentata malissimo, - ha aggiunto - come una ragazza rozza ma Lea non era così, era molto signorile e parlava benissimo l’italiano. E’ stata rappresentata la mia famiglia in maniera vergognosa e ci sono stati momenti e scene che non corrispondono alla verità, - ha affermato - ma hanno rappresentato molto bene l’associazione Libera e forse lo scopo era proprio questo.”
Marisa Garofalo ha espresso anche un parere negativo nei confronti dell’associazione antimafia di don Ciotti: “Io purtroppo non riesco a vedere più mia nipote Denise, che so essere gestita dall'associazione Libera. E ogni volta che faccio riferimento a Libera poi salta l’incontro con mia nipote, non credo sia solo casualità”.