Omicidio Vona, nove condanne e un’assoluzione
Nove condanne e un'unica assoluzione per gli imputati nel processo d'appello per l'omicidio di Valentino Vona, ucciso il 21 aprile del 2012 a Petilia Policastro, nonché del tentato omicidio di Giuseppe Vona, 26enne fratello della vittima e vero obiettivo dei sicari. La Corte d'assise d'appello ha riformato la sentenza emessa in primo grado condannando a 30 anni di reclusione le quattro persone che erano state invece assolte dal gup di Catanzaro il 20 maggio 2014: Pasquale Manfreda, Mario Mauro, Giovanni Castagnino e Francesco Garofalo. Pene ridotte per Luigi Lechiara e Michael Pace condannati a 20 anni (in primo grado gli erano stati inflitti 30 anni). L'unica assoluzione riguarda Tommaso Ierardi che invece aveva avuto una condanna a 3 anni e 4 mesi.
Pene confermate, infine, per Giuseppe Scandale (30 anni), Giuseppe Pace (30 anni) e Salvatore Comberiati (3 anni e 4 mesi). Il sostituto procuratore generale Salvatore Curcio aveva chiesto nove condanne all'ergastolo. L'agguato avvenne nella località Marrate di Petilia Policastro come risposta all'omicidio, avvenuto un mese prima, di Vincenzo Manfreda, ritenuto il capo della cosca locale. Nella ricostruzione della Dda Pasquale Manfreda, Mario Mauro, Salvatore Comberiati, Giovanni Castagnino, Francesco Garofalo sono ritenuti come "personaggi apicali" nell'ambito della cosca di Petilia che avrebbero pianificato l'azione criminale. Mentre Michael Pace avrebbe segnalato ai complici la presenza di Giuseppe Vona presso l'abitazione di uno zio. Luigi Lechiara, Giuseppe Pace, Giuseppe Scandale avrebbero partecipato alla ricerca di Giuseppe Vona. Giuseppe Pace avrebbe sparato con un fucile caricato a panettoni uccidendo Valentino e ferendo Giuseppe Vona. (AGI)