TDM: seminario su Active ageing, Prevenzione primaria e vaccinazioni
Giorno 15 a Catanzaro, presso la sala Convegno della Provincia, si è tenuto un Convegno -Seminario di Cittadinanzattiva -TDM su: Active ageing, Prevenzione primaria e vaccinazioni.
Presenti tra gli altri il Commissaro Massimo Scura e il Direttore Generale Dipartimento Salute Regione Calabria Riccardo Fatarella.
I dati emersi dall'analisi non sono del tutto incoraggianti: in Calabria l’aspettativa di vita è di 81,8 anni, a fronte di una media del Mezzogiorno di 81,5 e di una media nazionale di 82,2.
Tuttavia, rispetto non solo alle altre regioni del Mezzogiorno ma a tutto il territorio nazionale, la Calabria registra una speranza di vita in buona salute più bassa, pari a 52,3 anni, a fronte di una media del Sud Italia di 55,4 anni e di una media nazionale di 58,2 anni.
Anche gli stili di vita rappresentano senza dubbio un aspetto critico. Se l’eccesso di peso affligge il 50,3% della popolazione, rispetto ad una media italiana del 44,6, il dato più allarmante è il sovrappeso per bambini e adolescenti che in Calabria riguarda il 34,5%, contro la media nazionale del 26,5%; il tasso di sedentarietà si attesta sul 54,9%, contro la media del 39,7%, mentre un’alimentazione non adeguata è seguita dal 10% dei cittadini, a fronte di un dato nazionale del 18,1%.
Di contro, diminuiscono i fumatori (16,5% contro dato nazionale del 20%) e i consumatori di alcool a rischio (12,8% rispetto al 15,8% nazionale).
A fronte di ciò, la prevenzione rappresenta senza dubbio un aspetto fondamentale per garantire una migliore qualità di vita.
Sarebbe utile , a tal fine, incentivare un confronto su modalità e strumenti utili a conseguire l'obiettivo fissato dall’Unione Europea di aumentare di due anni la vita in buona salute delle persone e promuovere le vaccinazioni che rivestono un ruolo importante.
La Regione Calabria è tra quelle che investono di più in prevenzione (oltre il 5%) ma, nonostante questo, così come in tutte le regioni in difficoltà, nel 2013 la Calabria non ha rispettato i LEA sulla prevenzione. Il tasso di adesione ai programmi di screening oncologici per cervice uterina, mammella e colon retto è pari a 2, a fronte di un indice nazionale pari o superiore a 9. Inoltre, sempre nel 2013, la copertura vaccinale MPR per i bambini entro i due anni di età è dell’87,6% (in calo rispetto all’88,1% del 2012), a fronte di un livello di copertura ottimale indicato dal Ministero della Salute pari o superiore al 95%.
In Calabria la percentuale di over 65 è risultata migliore nella campagna vaccinale 2014-2015: chi si è vaccinato contro l’influenza è pari al 53,3% rispetto al 48,6% della media nazionale.
Il nuovo calendario vaccinale della Calabria, di recentissima approvazione, prevede novità importanti: introduce nuove e prevede in maniera chiara che si mantiene la gratuità della vaccinazione anche se le persone si presentano oltre i termini fissati dal calendario vaccinale.
“Registriamo con piacere l’assoluta apertura della Regione verso Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato su questo tema e su altri che abbiamo affrontato.” Ha dichiarato Elio Rosati Commissario regionale di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. “La situazione della sanità in Calabria, ha proseguito Rosati, impone un’assunzione di responsabilità da parti di tutti i soggetti: istituzioni, operatori sanitari, cittadini e associazioni per dare una svolta significativa verso una sanità che metta al centro le persona. Partiamo da cose concrete come la prevenzione che deve essere vista come il primo passo strategico per dare buona sanità in Calabria.
I seminari promossi da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato hanno l'obiettivo di sensibilizzare istituzioni, amministrazioni, attori del settore e l’opinione pubblica sull'importanza di un approccio integrato alle politiche della prevenzione.
Anche le vaccinazioni giocano un ruolo fondamentale. "Sono un importante strumento di sanità pubblica, che richiede un intervento strutturato e costante", ha dichiarato Sabrina Nardi “per evitare anche che le paure generate dalla cattiva informazione indeboliscano lo strumento. Ad oggi, peraltro, alcune opportunità di vaccinazione non sono nemmeno conosciute dalle persone che potrebbero accedervi e beneficiarne. Non si può restare indifferenti, per esempio, di fronte al dato diffuso dalla AIFA che evidenzia come ogni anno decedano per influenza 8000 persone. Ricordiamo anche che ancora è possibile vaccinarsi, fino a fine dicembre. La prevenzione non può più essere la cenerentola e in Calabria è possibile invertire la rotta: abbiamo trovato la disponibilità a lavorare insieme cittadini e istituzioni, a partire dal monitoraggio dei servizi dedicati alla prevenzione, per misurare insieme i miglioramenti, rilevare difficoltà e buone pratiche e valorizzarle.”