Presidente del consiglio comunale di Siderno su attentato all’impresa Federico
“Signor Sindaco, signori della Giunta Comunale e colleghi consiglieri, prima di passare all’ordine del giorno del consiglio è imperativo da parte mia, sicuro di interpretare sentimento e lo sdegno di tutto il Consiglio e dell’intera cittadinanza sidernese, esprimere la più sincera vicinanza morale e politica all’azienda Federico per il grave e vile attentato che ha causato la distruzione di numerosi pullman di linea, subito nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio”. E’ questo l’incipit dell'intervento del presidente del Consiglio di Siderno, Paolo Fragomeni, sull'intimidazione subita dalla ditta Federico.
“L'attentato in questione – continua la nota - ha implicazioni allarmanti sul piano dell'ordine pubblico e della serenità sociale se è vero che l'azienda è determinata a ritirarsi dal mercato in assenza di garanzia di sicurezza e di solidarietà concreta, con tutte le conseguenze che potete immaginare sul piano occupazionale in un tessuto già debole di suo.
Non dimentichiamo che questo attentato è un ulteriore attacco alla vita civile; solo l'ultimo di una lunga serie che in questo periodo si è verificata nel nostro comprensorio.
Prima l'attentato al sindaco di Gioiosa Jonica Salvatore Fuda a cui ha fatto seguito l'incendio doloso di due mezzi autocompattatori dello stesso comune; poi il più vile e sacrilego, quello che ha distrutto lo scuolabus del comune di Martone, dimostrando che persino l'essere bambini non preserva dalla violenza e dalla distruzione; poi Bianco: le minacce al vice sindaco di quel comune; segue Caulonia dove viene messa a fuoco la casa della cultura; e Gerace dove viene presa di mira l'isola ecologica.
A tutti questi soggetti rinnoviamo la nostra vicinanza e il pieno sostegno morale nonché politico e istituzionale.
Non c'è dubbio che ci troviamo di fronte a una serie di azioni con un unico comun denominatore: condizionare, piegare, sconfiggere la civiltà, l'autodeterminazione delle popolazioni, sottomettere a se un intero territorio e chi, da diversi campi, vuole, invece, aiutare questa terra martoriata a crescere e ripartire.
Di fronte a questa recrudescenza criminale e mafiosa quello che serve è una risposta forte dello Stato e di tutte le Istituzioni. Una risposta di contrasto determinato che nel breve termine vada ad individuare e colpire i responsabili di tutti questi atti criminosi, ma che, nel breve e medio periodo, si ponga seriamente il problema di come agire per assicurare opzioni di sviluppo economico per questa terra perché non c'è dubbio, che lo sviluppo è la vera strada per liberarsi dalla controcultura mafiosa e, attraverso il lavoro, riscattarsi dal condizionamento che essa esercita sul territorio. Questo è il primo passo verso la piena legalità non conclamata ma praticata, la risposta da dare alla popolazione perché lo Stato e le Istituzioni più in generale riconquistino la sua fiducia.
Dico anche che, di fronte al pericolo destabilizzante di questo concentrico attacco criminale, l'errore più tragico che si possa commettere è starsene in silenzio, pensare che si tratti di cose a noi estranee (tanto è avvenuto altrove), accettare passivamente la distruzione del tessuto sociale e culturale del territorio.
Invece siamo tutti colpiti, indignati e arrabbiati, perché ogni atto che spinge verso la barbarie va a colpire il nostro futuro, le nostre prospettive di vita e, soprattutto, il futuro e le prospettive di vita dei nostri figli e dei figli dei nostri figli.
Perciò occorre reagire con determinazione studiando, di concerto con tutti gli altri livelli istituzionali, una iniziativa forte e popolare che porti di fronte allo Stato Nazionale il problema.
So che in queste ore c'è un frenetico intrecciarsi di colloqui tra i sindaci e le autorità. Consegno al nostro Sindaco, a nome mio e dell'intero consiglio comunale, con fiducia, il messaggio di speranza e il bisogno di azione che provengono dalla comunità sidernese perché, con l'autorevolezza e la sensibilità politica di cui è padrone, li faccia pesare nelle sedi dove si decideranno le future iniziative”.