Carnival Race: il libeccio soffia a venti nodi e consacra la “città della vela”
Ancora vento forte sulla Crotone International Carnival Race per una prima edizione che sta consacrando in modo definitivo la "città della vela" come uno dei luoghi ideali, nel mondo, per regatare. L'entusiasmo, dopo le ultime prove di oggi con venti nodi e più, è alle stelle. Maurizio Bencic, coach di fama internazionale, al termine ha dichiarato: "Siamo venuti qui per provare con il vento teso e questo abbiamo trovato. Crotone rispetta sempre le promesse". "Questo è un campo di regata da Olimpiadi" gli ha fatto eco Armando Cattaneo, ufficiale di regata e presidente del Yacht Club Bracciano Est. Mentre Dragan Gasic (coach della Società Velica di Barcola e Grignano) fa il punto sull'accoglienza: "Siete unici al mondo per ospitalità".
L'atleta di casa Demetrio Sposato, fra gli Juniores, ha fatto letteralmente impazzire tutti con tre primi posti in tre regate che rinsaldano la sua prima posizione in classifica, guadagnata ieri con altre due prove magistrali. Il vento sostenuto lo vede, evidentemente, protagonista assoluto. Come il suo compagno di squadra Andrea Milano, secondo assoluto in classifica, che ha totalizzato due secondi posti e un quinto. La terza piazza è appannaggio, invece, del maltese Craig Farrugia Vella. Prima femmina Lucille Frascari con un dodicesimo, un sesto e un nono posto.
I cadetti hanno disputato anch'essi una prova, vinta da Luca Mengucci (Associazione Velica Civitavecchia), che non ha sbagliato un colpo finora, facendo registrare soltanto vittorie. Mengucci mantiene quindi la testa della classifica, seguito da Mattia Arcovito (Circolo Tennis e Vela di
Messina) e dallo sloveno Luka Zabukovec (Circolo Jadro Koper). Il podio femminile è, invece, diviso in tre fra Ginevra Caracciolo (Lega Navale di Napoli), la croata Lucija Skopac (circolo JK Clivo) e l'altra croata Aurora Palko (circolo Jedrilicarsky Klub Delfin). Benissimo i crotonesi Alessandro Cortese, oggi terzo, Alice Ruperto, nona, e Francesco Balzano, primo fra i nati nel 2007.
Il Club Velico Crotone registra inoltre con grandissima soddisfazione le parole di Gioacchino Criaco, scrittore di fama internazionale, autore del celeberrimo romanzo "Anime nere" cui si ispira l'omonimo film di Francesco Munzi che ha vinto 9 David di Donatello: "Capita di continuo - scrive Criaco - che, a chi scrive, si chieda di dare speranza. E’ retorica la richiesta, e spesso, se la si da, la risposta è retorica. Per quanto un romanziere non abbia obbligo di verità, la sua fantasia non può spingersi al punto di alimentare illusioni. Tutto diventa facile quando la speranza la trovi sul serio e non sei costretto a ingannare, per incoraggiare, chi ti ascolta. La Calabria è da un po’ una terra di margine, un posto di periferia in cui cose altrove normali diventano grandi imprese; e una cosa che da un’altra parte sarebbe normale e da noi è impresa enorme mi sembra sia il lavoro del Club Velico Crotone, che in pochissimo tempo ha realizzato quello che una classe dirigente vuota e parolaia non farebbe in un secolo.
Anziché mulini a vento, ha costruito col vento un’energia buona che ha fatto diventare il mare di Crotone un campo di regata ideale, con il Carnival Race in corso, 6-9 febbraio, e già fissato per il prossimo anno, che vede centinaia di ragazzi in gara, provenienti da tante Nazioni diverse, e il campionato europeo di vela, classe Optmist, in arrivo nello Jonio a luglio. Ha fatto di una risorsa naturale un’opportunità sportiva ma anche economica, che senza deturpare nulla porta migliaia di presenze turistiche in città, crea lavoro e da una chance vera ai talenti dei nostri ragazzi. Lo so che a parlare di queste cose, e in questo modo, la retorica la si rischia comunque. Ma è un rischio che mi sento di correre per dire forza a chi sta scrivendo una bella pagina calabrese, che per una volta va sui media senza essere cronaca. E’ un rischio che vorrei corressero tutti, giornalisti e artisti calabresi per dire con forza che questa è la pagina che vorremmo scrivesse ogni giorno tutta la Calabria".