‘Ndrangheta, arrestato pescatore perché avrebbe aiutato latitante

Reggio Calabria Cronaca

La polizia di Stato ha tratto in arresto un pescatore sospettato di favorire la latitanza di uno dei cento piu' pericolosi ricercati italiani. Si tratta di Marco Bruno De Salvo, 64 anni, nei cui confronti il gip del tribunale di Reggio Calabria Vincenzo Pedone, accogliendo la richiesta del pm Marco Colamonaci, ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere per procurata inosservanza di pena nei confronti di Giovanni Scappatura, di 44 anni. Nei confronti di quest'ultimo, che deve scontare l'ergastolo per omicidio, nel novembre del 2004, la Procura generale di Reggio Calabria aveva emesso ordine di esecuzione della pena. L'indagine della polizia, avviata nei mesi scorsi nel contesto della cattura dello Scappatura, ha fatto emergere che Marco De Salvo, con analogo precedente di polizia, garantiva il sostentamento economico al latitante mediante la gestione dei conto correnti della madre del ricercato, apparentemente scomparsa, ma secondo le indagini della polizia ha scelto di vivere accanto al figlio nella clandestinita'. Il lavoro degli uomini della sezione "Catturandi" della Questura di Reggio Calabria ha accertato che, nel corso degli anni, De Salvo, con cadenza regolare, consegnata cospicue somme di danaro a Scappatura ed alla di lui madre. Il comportamento del pescatore, che avrebbe fatto di tutto per evitare la scoperta del nascondiglio dell'ergastolano, avrebbe agevolato la cosca mafiosa dei Barreca del rione Bocale di Reggio Calabria, alla quale Giovanni Scappatura, risulta affiliato con un ruolo di primo piano.