Pd nel caos a Crotone. Rottamata a Roma la candidatura di Arturo Crugliano Pantisano
Il segretario della federazione del Partito Democratico crotonese, uomo di punta e della prima ora della maggioranza interna che fa capo a Matteo Renzi, non sarà il candidato a sindaco alle prossime elezioni amministrative del Comune pitagorico. Una svolta annunciata in questa lunga settimana di passione per Crugliano Pantisano che dicono abbia gettato la spugna a malincuore nonostante l’appoggio dei maggiorenti locali del suo stesso partito, tra i quali in prima linea il sindaco uscente Giuseppe Vallone.
Una decisione che rischia di lacerare ancor di più il Pd dove, in questi giorni di Pasqua, più che la pace pare sia scoppiato un vero e proprio putiferio sulla scelta ormai quasi off limit di un uomo o una donna in grado di affrontare una difficile competizione locale. Tanti potrebbero essere i motivi che potrebbero essere sullo sfondo e alla base di una situazione di vero e proprio collasso politico che ha portato all’implosione di una candidatura che sembrava a tutti gli osservatori e all’opinione pubblica inattaccabile e blindata.
La situazione sarebbe precipitata dopo che a Roma si sono apprese le notizie che provenivano da Rende con gli arresti di Principe, Bernaudo e Ruffolo, tutti esponenti di spicco del Pd calabrese accusati di corruzione, voto di scambio e coinvolti in una pesante inchiesta su ‘ndrangheta e politica. Sta di fatto che ad aggravare la situazione pare sia stato il timore di un’imminente raffica di avvisi di garanzia, una vera e propria gragnuola di accuse che ricadrebbe sull’intero Consiglio Comunale di Crotone, escluso il Sindaco Vallone, per la cosiddetta Gettonopoli.
Un’inchiesta che potrebbe deflagrare in piena campagna elettorale e che sta scombinando persino le sottili operazioni di composizione delle liste, nella paura che dentro potrebbero ritrovarsi nomi di ex consiglieri caduti nella rete dei reati e nella ricostruzione giudiziaria dei fatti affidata alla Guardia di Finanza che ha passato al setaccio tutte le posizioni dei consiglieri comunali ancora in carica, compresa quella di Arturo Crugliano Pantisano, circa le attività delle commissioni, nel corso del 2014, che si sono riunite 1.478 volte con un costo complessivo, in gettoni di presenza, di 357 mila euro.
Una preoccupazione che sta condizionando pesantemente le scelte soprattutto del Pd che con un candidato a sindaco azzoppato da una possibile inchiesta avrebbe poi da rintuzzare gli attacchi furibondi del Movimento Cinque Stelle a livello nazionale.
Tutto questo dopo che erano state indette le primarie poi revocate di fronte all’insistenza da parte della Direzione Romana del Pd di proporre Giovanni Pugliese, noto imprenditore della sanità calabrese, proprietario e manager di un’importante casa di cura privata, in qualità di candidato della società civile, da contrapporre adesso al suo diretto cugino Ugo Pugliese, candidato nel frattempo da Enzo e Flora Sculco, per la loro coalizione elettorale.
Pertanto a Crotone potrebbe prefigurarsi la curiosa situazione che già viene denominata del “ballottaggio dei due cugini”. Un caso unico che davvero fa scappare la battuta “Pugliese, che fa: Lascia o Raddoppia?”