Cadavere ritrovato in un appartamento, un fermo
Il cadavere di una persona è stato ritrovato, nella notte scorsa, in un appartamento di Rende, nel cosentino, che si trova in contrada Dattoli, nei pressi dell’Unical (l’Università della Calabria). Nonostante il massimo riserbo degli investigatori, dai primi accertamenti eseguiti dal medico legale giunto sul luogo della tragedia, la vittima, evidenzierebbe segni di un omicidio. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di stato ed i vigili del fuoco.
UCCISO A COLPI DI PISTOLA: FERMATO UN GIOVANE
12:50 | Il giovane, Damiano Galizia, di 30 anni, sarebbe stato ucciso con alcuni colpi d’arma da fuoco e per suo omicidio, la Squadra Mobile di Cosenza ha sottoposto a fermo Francesco Attanasio, 32 anni. Il provvedimento è arrivato dopo un lungo interrogatorio condotto dal Pm Giuseppe Visconti, d’intesa con il Procuratore Dario Granieri.
Gli investigatori ritengono pertanto di aver ricostruito la dinamica dell’assassinio. Da quanto accertato martedì 26 aprile, verso le 18, Galizia si sarebbe incontrato con Attanasio nei pressi dell’uscita autostradale di Cosenza Nord per discutere di alcune vicende personali, tra cui l’acquisto di un’autovettura e di un debito che il presunto assassino avrebbe contratto nel gennaio precedente con la vittima che ne sollecitava la restituzione.
La tesi degli inquirenti è che Attanasio sarebbe stato esasperato dall’atteggiamento pressante di Galizia in relazione al prestito e per questo i due avrebbero avuto, nei mesi scorsi, numerose discussioni. A bordo dell’autovettura vittima poi, si sarebbero recati nella zona universitaria dove Attanasio aveva la disponibilità di una villetta a due piani. Giunti sul posto, mentre stavano per entrare, il presunto assassino avrebbe nuovamente manifestato la sua momentanea indisponibilità ad onorare il debito, chiedendo più tempo. A questo Galizia avrebbe avuto una reazione violenta nei suoi confronti sferrandogli uno schiaffo prima di raggiungere il pianerottolo dell’abitazione.
Gli investigatori ritengono che in quel momento Attanasio avrebbe estratto una pistola calibro 9 sparando tre o quattro colpi che hanno colpito la vittima da una breve distanza. Subito dopo avrebbe lasciato l’appartamento lasciando sul pianerottolo il corpo del 30enne.
Il giorno dopo – sostengono ancora gli inquirenti – sarebbe ritornato nella villetta e, dopo aver pulito il pavimento dalle macchie di sangue, avrebbe avvolto il corpo all’interno di un tappeto, fissandolo con del nastro adesivo e sigillandolo con alcuni sacchetti di plastica.
Nella serata di ieri in Questura avrebbe così spiegato le motivazioni che lo avrebbero portato ad uccidere Galizia facendo ritrovare il corpo alle prime ore della mattina. Oggi, nel corso della perquisizione presso l’abitazione di Attanasio è stata sequestrata una Beretta cal. 9 ritenuta l’arma del delitto.