Bulgaro ucciso nel cosentino, 3 rumeni fermati: alla base dell’omicidio apprezzamento a donna
Sarebbe stato aggredito e picchiato a morte per un apprezzamento nei confronti di una ragazza Angelov Krasimir, il bracciante agricolo bulgaro di 33 anni trovato morto la scorsa notte in una strada del villaggio turistico Marina di Sibari, a Cassano Ionio. Lo hanno appurato i primi accertamenti eseguiti dai carabinieri di Corigliano che indagano sul caso assieme alla Procura della Repubblica di Castrovillari, coordinati dal procuratore Franco Giacomantonio e dal suo sostituto Baldo Pisani. Gli inquirenti hanno eseguito il fermo di tre romeni sospettati d'essere i responsabili dell'aggressione mortale e quindi accusati di concorso in omicidio. Tutti e quattro, in base a quanto trapelato, vivevano nell'insediamento turistico dello Jonio cosentino, e lavoravano quali braccianti nei terreni della Sibaritide. Ieri sera, per cause ancora da accertare, sarebbe scattata la missione punitiva durante la quale Krasimir sarebbe stato malmenato sino a provocarne il decesso. Una telefonata nella notte ha avvisato i carabinieri del pesteggio, ma quando i soccorsi sono giunti sul posto per il trentatreenne non c'era piu' nulla da fare.