Bulgaro ucciso nel cosentino, pene ridotte in appello
Sono state ridotte di un anno ciascuno le due condanne a 16 anni di reclusione inflitte in primo grado ai fratelli Costel e Cristinel Habliuc, 30 e 31 anni, di nazionalità bulgara, accusati dell'omicidio del loro connazionale Angelov Krasimir, bracciante agricolo, di 33 anni, ucciso a calci e pugni il 25 ottobre 2010 a Cassano Ionio (Cs). La Corte d'assise d'appello di Catanzaro, oggi, - scrive l'Agi - ha dunque ridotto le pene a 15 anni di reclusione ciascuna, al termine del giudizio di secondo grado promosso dai difensori dei due imputati, gli avvocati Carlo Esbardo e Carlo Salvo. Il giudizio di primo grado si concluse il 7 aprile 2011 davanti al giudice dell'udienza preliminare, Cataldo Collazzo, che emise la propria sentenza al termine dei giudizi abbreviati, nel corso dei quali il pubblico ministero, Baldo Pisani, aveva chiesto due condanne a 30 anni di reclusione. I due Habliuc, secondo le accuse, aggredirono mortalmente Krasimir per vendicare un apprezzamento che questi avrebbe fatto alla fidanzata di uno di loro. Dopo l'omicidio, che secondo quanto ricostruito dagli inquirenti avvenne nell'appartamento dei due fratelli, nel villaggio turistico "Marina di Sibari", gli imputati avrebbero tentato di occultare le tracce del delitto, spostando il cadavere della vittima in un altro luogo. Sulla base degli esiti delle indagini dei carabinieri gli imputati furono sottoposti a fermo, poi convalidato dal giudice per le indagini preliminari. Assieme ai due odierni imputati venne all'epoca fermato anche un terzo romeno, Vasile Gavrilas, morto suicida prima del giudizio di primo grado.