Provincia Crotone, presentata l’Associazione “Camminiamo Insieme” a Papanice
E’ stata presentata oggi alla stampa, presso la palestra della Scuola Primaria per l’Infanzia di Papanice, l’Associazione “Camminiamo Insieme”, che raccoglie le famiglie di ragazzi diversamente abili. Per l’evento la palestra della scuola era gremita di bambini ed adulti. Al tavolo della presidenza intorno al giornalista Massimo Carlozzo, che moderava il dibattito, si sono ritrovate le istituzioni locali, per la Regione Calabria il dott. Cesare Nisticò, dirigente del settore Politiche sociali, per il comune di Crotone l’assessore alla politiche sociali Filippo Esposito e per la Provincia il Presidente Stano Zurlo , don Franco Lonetti in rappresentanza del Vescovo, suor Tecla Giannubilo, Madre Superora dell’Istituto Suore Francescane di Sant’ Antonio, attive a Papanice e che hanno dato una decisiva spinta alla nascita dell’associazione, e il dirigente scolastico del I.C. di Papanice Tonia Padovano. La manifestazione è stata aperta dall’intervento del presidente dell’associazione Antonio Mazzei che ha ufficialmente ringraziato l’assessore Pane ed il suo staff per l’apporto dato alla nascita dell’associazione, e ha presentato l’ambizioso programma dell’associazione che si pone non solo l’obiettivo di essere da aiuto a tutte quelle famiglie che vivono il dramma della disabilità, ma quello ambizioso di costituire un centro diurno per disabili. Il nome ed il simbolo dell’associazione è stato scelto grazie ad un concorso tra i ragazzi dell’istituto comprensivo di Papanice, vinto dalla III B. “La Provincia ha preso un impegno d’onore che la neo associazione. “Iniziative del genere – ha dichiarato Stano Zurlo – meritano tutta la nostra attenzione, anche in periodi di ristrettezza economica noi le sosterremo, qui non si parla di destra o sinistra ma questa è strettamente una questione di civiltà”. Il Presidente della Provincia ha riconosciuto il valore sociale di questa tipologia di associazioni, “perché sono realmente di volontariato in quanto si basano sulla condivisione reale del dolore e del problema”. “Quest’associazione – ha concluso Zurlo – è una pianta germogliata nel degrado, che un giorno diventerà un prato fiorito”.