Contraffazione e tutela dei prodotti: l’impegno di Unioncamere

Calabria Attualità

Unioncamere Calabria, in sinergia con il sistema camerale calabrese, ha promosso, attraverso il progetto F.P. 2014 "L.E.M.B.” (Legal Economy More Business), una serie di azioni incentrate sul temi della legalità, della contraffazione, della corruzione, della tutela dei prodotti ed in particolare sull’impatto di tali fenomeni a carico di una già fragile economia regionale.

Tra le attività progettuali realizzate vi è il monitoraggio dell'economia e il rischio illegalità attraverso la pubblicazione del Rapporto "L'illegalità economica e la sicurezza del mercato in Calabria" volto a rilevare ed a comprendere i fenomeni che determinano il rischio illegalità e gli impatti economici dell'azione della criminalità sull'economia regionale; l'assistenza tecnica alle PMI per ridurre il rischio sicurezza attraverso la realizzazione del “Tour della legalità Calabria 2016. Cultura e pratiche contro la corruzione” svoltosi nelle cinque province calabresi che ha previsto il rilascio del toolkit anticorruzione ed infine la promozione della cultura della legalità e della tutela dei prodotti in modo da aumentare la consapevolezza del consumatore sulle possibili conseguenze derivanti dall'acquisto di un prodotto contraffatto.

Proprio a tale riguardo, sul tema specifico della contraffazione e della tuela dei prodotti, si è appena concluso, presso le Camere di Commercio calabresi, un ciclo di seminari promosso e realizzato dal Sistema camerale calabrese, attraverso il coordinamento di Unioncamere Calabria, in collaborazione con il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino.

“La contraffazione è un fenomeno dalle dimensioni colossali – afferma Maurizio Ferrara, Segretario Generale di Unioncamere Calabria – basti soffermarsi sui dati pubblicati da un recente rapporto elaborato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con il Censis, da cui emerge che, nel 2015, il fatturato totale della contraffazione sia stato stimato in 6 miliardi e 905 milioni di Euro, con una variazione reale del +4,4% rispetto ai 6 miliardi e 535 milioni di Euro del 2012.

“I prodotti più colpiti dal sistema del falso risultano essere quelli del settore dell’abbigliamento e degli accessori, il cui valore sul mercato è stimato in 2 miliardi e 247 milioni di Euro, pari al 32,5% del totale. Seguono i supporti audio e video, supporti informatici per computer e consolle e file con segni mendaci, il cui valore di spesa risulta essere pari a 1 milione e 965.000 Euro, in crescita dell’8,7% rispetto al 2012. In terza posizione e in leggera diminuzione rispetto al 2012, si trovano poi prodotti alimentari, alcolici e bevande, con un valore di spesa stimato di circa 1 miliardo di Euro nel 2015, pari al 14,8% del totale.

“Diventa pertanto imprescindibile aggredire il fenomeno della contraffazione su più fronti, mediante le attività di repressione e contrasto ma anche attraverso iniziative di sensibilizzazione e informazione mirate alla conoscenza del fenomeno, alla sua prevenzione ed ala tutela dei prodotti e dei consumatori.”