Rossano, tensioni e malori durante la protesta degli assistenti fisici
Momenti di tensione e diversi malori di sono registrati, stamani, nella sede comunale di Rossano dove è, tuttora, in corso la protesta dei 39 assistenti fisici che, da diverse settimane, rivendicano, a gran voce, i loro diritti con l'assunzione, nel rispetto dell'art. 37 del contratto nazionale del lavoro, da parte della nuova Cooperativa che ha vinto la gara d'appalto, per i prossimi tre anni, per quanto riguarda l'assistenza dei bambini diversamente abili nelle diverse scuole della città bizantina.
Alcuni dei manifestanti, dopo una nottata trascorsa sulle scale del Palazzo di Città, hanno avvertito una serie di malori, dovuti allo stress e alla tensione di questi giorni; sul luogo della protesta sono arrivati prontamente i sanitari del 118 che hanno provveduto a soccorrere quanti sono svenuti durante il sit-in iniziato nella mattinata di ieri, venerdì 18.
Altri, invece, hanno tentato di darsi fuoco cospargendosi gli indumenti con una bottiglia di alcool etilico e con un accendino in mano. Un episodio che, per fortuna, è stato sventato dal Vice-Questore aggiunto Raffaele De Marco, affiancato dagli agenti della Digos del Commissariato di Rossano, che ha prontamente sequestrato la bottiglia di alcool evitando, così, il peggio.
All'arrivo del sindaco, poi, si sono vissuti altri momenti di tensione in cui i lavoratori, incatenati dinanzi al portone d'ingresso del Comune, hanno chiesto al primo cittadino, con le lacrime agli occhi e rivendicano il diritto al lavoro, di intervenire, fin da subito, per mettere la parola fine sull'annosa vicenda che si trascina, ormai, da diverse settimane.
Gli animi, purtroppo, si sono surriscaldati e il sindaco Mascaro ha lasciato, dopo alcuni minuti, il luogo della protesta per evitare episodi spiacevoli. Nel pomeriggio, intanto, le diverse sigle sindacali (Cgil-Cisl-Uli-Usli) hanno indetto una conferenza-stampa, alla presenza di numerosi operatori dell'informazione del territorio, per chiarire alcuni aspetti della vicenda che, tuttora, tiene banco in città.
Questi, dopo i loro rispettivi interventi, hanno dichiarato che, se da qui a domenica non si dovesse trovare una soluzione, si procederà a presentare il ricorso, presso il Tribunale di Castrovillari, in cui dovrà pronunciarsi il Giudice del Lavoro su un caso dove sono stati rispettate determinate procedure contrattuali, in primis l'art. 37, con l'assunzione, alle stesse condizioni contrattuali, dei lavoratori provenienti dalla precedente Cooperativa di servizi.
Una vicenda su cui, ancora oggi, non si riesce a trovare una soluzione. In serata, intanto, i 39 assistenti fisici hanno ricevuto la visita di un parroco della Diocesi di Rossano-Cariati che oltre a portare la solidarietà dell’Arcivescovo, ha voluto vivere alcuni momenti di preghiera con loro e si è augurato, prima di lasciare la sede comunale, che la vertenza, tuttora in corso, possa concludersi a lieto fine per il bene di tutti.
La protesta, in attesa di eventuali risvolti da qui alle prossime ore, continuerà ad oltranza con l'occupazione del Palazzo di Città da parte degli assistenti fisici, rimasti a casa, affiancati dai rappresentanti della diverse sigli sindacali quali: Giuseppe Guido (CGIL), Michele Tempo (CISL), Luciano Campilongo (UIL) e Salvatore Accroglianò (della CISL di Rossano). Tutti si augurano che, prima di lunedì, si possa trovare una soluzione in modo tale da mettere la parola fine alla tormentata vicenda.