Acquisizione Società Marina e Crotone Sviluppo, M5S: create per poltrone e clientelismo
Il prossimo 20 dicembre il Consiglio Comunale di Crotone acquisirà l'intero capitale sociale della "Società Marina di Crotone" e di "Crotone Sviluppo" e su questa importante decisione il meetup "Amici Beppe Grillo Crotone" ha voluto denunciare quelle che, a suo dire, sarebbero le “reali manovre in campo che si celano dietro questo progetto ed i cui costi sarebbero riversati sul Comune e quindi su tutti noi cittadini".
"Come già ampiamente sostenuto – sostengono i consiglieri comunali del M5S pitagorico - riteniamo che le società partecipate rappresentino l'humus più fertile dove far crescere corruzione e clientela. Tutti noi crotonesi sappiamo che queste società hanno prodotto solo debiti (lo dicono i bilanci) e sono state create ad hoc per poltrone e posti di lavoro clientelari, per amici e portatori di voti. Tutta l'operazione, dunque, rappresenta solo la strada per dare risposte a tutte quelle promesse elettorali che hanno portato alla vittoria di Ugo Pugliese”.
Secondo i pentastellati, “in fin dei conti lo hanno anche ammesso nelle bozze di delibera: la scelta delle società, a differenza di come prevede la legge, è stata fatta seguendo solo logiche di opportunità e di appartenenza politica senza verificare l’efficientamento della loro gestione, anche attraverso la comparazione con altri operatori che operano a livello nazionale ed internazionale” così come prevede la normativa di riferimento”.
I consiglieri Md5 ricordano così al sindaco Pugliese “che non più tardi dello scorso anno si sono concluse le operazioni di selezione con concorso pubblico di alcune figure professionali già previste dalla precedente amministrazione, operazioni di selezione per le quali sono stati già spesi soldi pubblici”. E si chiedono: “Che fine faranno quei vincitori di concorso che potrebbero essere le nuove leve per “dare impulso al sistema amministrativo perché lo stesso diventi un fattore decisivo per lo sviluppo civile, economico e sociale, anche in considerazione dell’esigenza di dare attuazione alle strategie di sviluppo comunali mediante l’utilizzo dei fondi strutturali relativi alla programmazione 2014-2020” così come scritto della proposta di delibera del consiglio comunale di acquisizione delle due società?”
“Lontano dai principi di trasparenza e competenza, come nelle più oscure gestioni della cosa pubblica – aggiungono dal gruppo consiliare - il pensionamento di 100 dipendenti diventa l'occasione ideale per consolidare i rapporti clientelari, questa volta aggiungendo al parterre altre due società partecipate dal comune. A quanto pare l'esperienza fallimentare delle molte partecipate pubbliche nulla ha insegnato e la politica autoreferenziale ritiene ancora una volta di poter sopperire ai vuoti d'organico dei dipendenti tramite l'acquisizione di queste società. Ciò che diventa essenziale portare all'attenzione dei cittadini è che il capitale di queste società sarà interamente acquisito dal Comune e, divenendo di fatto pubblico, i dipendenti dovranno essere assunti con un normale concorso pubblico, come i loro manager che, previa audizione pubblica, dovranno anch’essi a loro volta essere assunti con un bando di concorso pubblico e trasparente non ritagliato per i soliti noti o fruitori di prebende”.
I pentastellati, dunque, dicono no “a questo sistema di gestione dei soldi dei cittadini come un munus politico nelle mani di chi vorrebbe alimentare sistemi clientelari che danneggiano le competenze e la necessità di una buona amministrazione. Auspichiamo, dunque, un'inversione di rotta da parte di questa amministrazione che decida finalmente di ascoltare i bisogni della città".