Partecipate, Meetup “bacchetta” Prossima Crotone: evitate carrozzoni clientelari

Crotone Politica

La Prossima Crotone sarebbe “in piena difficoltà di argomentazione” perché invece di rispondere a quanto scritto dal MeetUp Amici di Beppe Grillo Crotone “si spinge con stile mediocre in una diagnosi di isteria dei pentastellati crotonesi, permettendosi persino di toccare la professionalità dei legali che hanno agito innanzi al Tar Calabria-Catanzaro, nell'interesse dell'Ing. Ilario Sorgiovanni (già candidato a Sindaco per il M5S Crotone)”.

Continua il botta e risposta tra gli attivisti del Meetup pitagorico e il gruppo de La Prossima Crotone sulla vicenda relativa all’acquisizione, da parte del Comune - il cui sindaco Ugo Pugliese è stato eletto con l’appoggio della lista che fa capo al consigliere regionale Flora Sculco - delle quote delle società partecipate “Crotone Sviluppo” e “Marina SpA”.

Per gli Amici di Beppe Grillo, dunque, apparirebbe evidente “che proprio i componenti del movimento di Enzo Sculco (interdetto, ricordiamo, perpetuamente dai pubblici uffici), dovrebbero soppesare i termini utilizzati nel comunicato stampa, che spicca per mancata serietà e per l'infondatezza dei contenuti. Per ciò che attiene, poi, le affermazioni della Prossima Crotone in merito al ricorso elettorale, respingiamo al mittente le offese dirette a ledere la professionalità dei legali che hanno patrocinato il giudizio innanzi al Tar e ribadiamo quanto scritto nella Sentenza n. 2473/2016 del 14-12-2016 del TAR Calabria-Catanzaro (Sezione II), dalla cui lettura emerge chiaramente l'unico motivo attinente ad un mero vizio formale e non ad altro, per il quale non è stato neanche fatto valere l'effetto sanante della costituzione in giudizio da parte del Comune di Crotone”.

I Meetup si dicono poi “rispettosi, comunque, della sentenza, ma – puntualizzano - non possiamo di certo sottacere alle offese provenienti da qualche aspirante carrierista di via Roma o dall'avvocatuncolo di turno, in attesa di qualche candidatura o di incarico legale (bypassando come al solito chi fa parte dell'ufficio legale del Comune di Crotone). Al riguardo, è stata già inviata alla stampa una precisazione scritta in merito alla sentenza, con documenti ufficiali allegati; inoltre, è stata rilasciata un'intervista ad una emittente locale per far vedere a tutti, con atti alle mani, su cosa si fondasse l'unico motivo dell'irricevibilità del ricorso elettorale presentato. La scrittura in corsivo che appare sulla relata di notifica in questione è dell'ufficiale giudiziario, non degli avvocati Giungato e Gulli”.

Gli attivisti comunicano che tal riguardo, “quanto fatto dall'ufficiale giudiziario sarà portato a conoscenza del Presidente del Tribunale di Crotone e del Dirigente dell'UNEP, affinché vengano presi gli opportuni provvedimenti per quanto accaduto”.

Poi il Meetup crotonese va giù duro contro quanto affermato dall'avvocato Giuseppe Pitaro in una intervista rilasciata ad una emittente locale e in cui, sostengono gli attivisti, avrebbe ripetuto che la mancata notifica del ricorso ad Andrea Correggia (quale controinteressato), sia stato un ulteriore motivo di inammissibilità del ricorso.

“Ciò non è vero, perché – affermano gli Amici di Beppe Grillo - quanto detto in mala fede dall' Avv. Pitaro non risulta affatto scritto nella sentenza del TAR. Forse, riprendendo la frase utilizzata nel comunicato stampa della Prossima Crotone, sarà affetto da ‘isteria politica’ il legale del Sindaco e non i pentastellati.

Il Meetup si chiede dunque i motivi di questa affermazione del legale. “Forse – affermano - sarà stata questa isteria, priva di fondamento giuridico, ad indurre a personalizzare il codice di procedura amministrativo (e non di procedura civile come asserisce durante la replica al tg locale). L'art.130 del Codice di Procedura Amministrativo specifica, infatti, che il ricorso elettorale ed il decreto di fissazione d'udienza devono essere, comunque, notificati ad almeno ‘uno’ dei controinteressati. Nel nostro caso - proseguono - l'ufficiale giudiziario ha notificato a tutti i controinteressati, sia consiglieri comunali che Assessori, perché, in base al petitum del ricorso, Correggia (all'epoca candidato nella lista certificata del M5S Crotone ed attuale consigliere comunale), non avrebbe avuto interesse ad andare contro il ricorso elettorale (la presentazione del quale, peraltro, è stata decisa a maggioranza da parte dello stesso gruppo politico) ed, in ogni caso, si è agito nel pieno rispetto del codice.

Per gli attivisti pitagorici allora La Prossima Crotone “dovrebbe evitare di pontificare sui 5 stelle e preoccuparsi, invece, non solo di curare le gravi isterie provenienti dal proprio interno, ma soprattutto evitare di utilizzare i soliti ‘carrozzoni’ clientelari delle società partecipare ed attuare correttamente i progetti finanziati con i nuovi fondi strutturali, in modo da fare uscire Crotone – concludono - da questo grave impoverimento economico e sociale”.