‘Ndrangheta. La Dia di Torino sequestra i beni ad un 54enne calabrese
La Divisione investigativa antimafia di Torino ha eseguito un sequestro di beni a carico di Francesco Ietto, 54enne considerato dagli inquirenti come un affiliato al Locale di 'ndrangheta di Natile di Careri, nel reggino, in particolare appartenente alla famiglia Ietto, detta “Testa Grossa”, operativa in Calabria ma anche nel provincia del capoluogo piemontese e nel basso Milanese.
Ietto era stato condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione per associazione mafiosa nell'ambito dell'operazione “Crimine-Infinito”; ciononostante e sebbene si trovasse ai domiciliari, secondo la tesi degli investigatori avrebbe continuato a riciclare i proventi di illeciti utilizzando numerose società a lui riconducibili. Per questo motivo, era stato arrestato nel 2015 nell’ambito dell’operazione “Panamera”.
Dopo un'indagine patrimoniale che avrebbe portato alla luce il reinvestimento di denaro di provenienza illecita in un contesto societario è scattato il sequestro da parte della Dia e che ha riguardato quattro società; oltre 30 mezzi, tra camion e autovetture; e cinque rapporti finanziari.