“Operazione Solare Ter”, sequestrati beni alle cosche reggine dei Jerinò e Commisso
I R.O.S. dei carabinieri di Reggio Calabria supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, stanno eseguendo un provvedimento di sequestro preventivo di beni mobili ed immobili, emesso dal Gip del Tribunale reggino su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia.
L’operazione odierna, definitiva in codice “Operazione Solare Ter”, va a colpire alcuni esponenti di spicco delle cosche “Jerinò” di Gioiosa Jonica e “Commisso” di Siderno che erano già destinatari, insieme ad altri indagati, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita il 14 luglio del 2011 a conclusione dell’operazione “Il Crimine Tre” e di un’articolata manovra investigativa, condotta tra il 2008 ed il 2010 dai militari dell’Arma in collaborazione con la D.E.A. statunitense, la RCMP canadese e la polizia spagnola, olandese e colombiana.
Aggiornamento ore 8:30 | L’indagine “Solare Ter” aveva individuato un’intesa tra le cosche “Pesce” di Rosarno (Reggio Calabria), “Bruzzese” di Grotteria e “Aquino” di Marina di Gioiosa Jonica, nonché con soggetti vicini a “Cosa Nostra”, dedita al narcotraffico internazionale e in contatto con un cartello fornitore colombiano tramite il broker Vincenzo Roccisano, arrestato il 23 febbraio 2010 dalla D.E.A., su attivazione del R.O.S., negli Stato Uniti d’America.
Il provvedimento di sequestro emesso dall’A.G. scaturisce dall’esito degli approfondimenti investigativi eseguiti dai Carabinieri e che hanno consentito di accertare la riconducibilità agli indagati di beni immobili e mobili per un valore commerciale complessivo di oltre dieci milioni di euro.