Badanti “infedeli”, identificata l’autrice del furto del febbraio scorso
Era scomparsa, lo scorso 5 di febbraio, portando via 4 mila euro dalla casa di un’anziana di Castelsilano. Accortisi dell’accaduto, la vittima ed i suoi familiari, però, come in casi analoghi avvenuti nel crotonese, non erano stati in grado di fornire documenti o dettagli che consentissero agli investigatori di identificare la badante “infedele”.
I carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro, che da subito avevano avviato le indagini, non si erano però fermati, continuando a cercare l’autrice del furto. Ed oggi i loro sforzi sono stati premiati: sono stati infatti i militari della stazione di Caccuri, comandati dal maresciallo Salvatore Merandi, a risalire all’identità della donna.
Si tratta di una 48enne bulgara incensurata, attualmente irreperibile perché, da quanto risulta, sarebbe rientrata temporaneamente nel suo Paese. Per lei è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria così da poter perseguire penalmente il reato di cui si sarebbe resa responsabile.
Nonostante i Carabinieri, con intelligenza investigativa siano riusciti ad identificarla compiutamente, appare però remota la possibilità che le vittime possano tornare in possesso del denaro che gli è stato rubato.
Come si ricorderà, la badante era stata “assunta” dalla famiglia da soli due giorni quando, nella notte di circa un mese fa, approfittando delle circostanze aveva aperto un comodino dell’anziana che accudiva e si era impossessata del denaro, in contanti, per poi sparire.
Un altro caso simile era invece avvenuto il 21 gennaio scorso: vittima sempre un anziano, un pensionato 81enne di località Camellino di Petilia Policastro. Anch’egli, al suo risveglio, si era trovato depredato dei risparmi che conservava in una cassaforte. Allora la badante “infedele”, che era riuscita a mettere le mani su ben 11 mila euro, era stata identificata dai carabinieri di Petilia pochi giorni dopo il reato.