Morbosamente geloso le punta un coltello alla gola: salvata dalla figlia 15enne
In preda ad un raptus di follia ha afferrato un coltello da cucina e lo ha puntando alla gola della compagna. È avvenuto nella nottata appena trascorsa, quando – poco dopo la mezzanotte - ai carabinieri è arrivata la telefonata di una 15enne, figlia della vittima, che chiedeva aiuto.
Sul posto è giunta una pattuglia che ha subito raccolto le testimonianze su quanto accaduto: da quanto appreso a far scattare in un primo momento un lite accesa fra la coppia sarebbe stata la morbosa gelosia dell’uomo: continue chiamate alla donna mentre questa si trova a lavoro, lui che si presenta improvvisamente nei luoghi frequentati da lei per offrirle continui caffè, altre telefonate persino quando la donna si trova a casa dei suoi genitori.
Un morbo, quello della gelosia, che già in passato, l’avrebbe portato a compiere, all’indirizzo delle compagna, quelli che gli investigatori definiscono dei “sistematici atti di vera e propria persecuzione”, arrivando anche ad alzarle le mani mandandola al pronto soccorso con numerose ecchimosi ed una costola incrinata.
Dopo una cena a casa di lei, l’ultimo durissimo litigio: neanche il ritorno della figlia della donna, 15enne, da una cena fuori con le amiche, riesce a placare gli animi. Pochi minuti dopo la mezzanotte la violenza e la ragazzina che si rifugia in camera e chiama il 112.
Dopo pochi istanti l’arrivo della gazzella che si trova davanti alla scena: lei in un angolo del soggiorno con un profondo taglio alla mano, procuratosi mentre tentava di sottrarsi alla presa e alla minaccia del coltello da parte del compagno; la casa era a soqquadro e, appoggiato su un mobile, a breve distanza dall’uomo, il coltello utilizzato.
Per lui, un 38enne catanzarese già noto alle forze dell’ordine, è scattato l’arresto dopo essere stato portato nel Comando di Villa Trieste del capoluogo. Ora si trova ai domiciliari in attesa del rito per direttissima: le accuse sono di atti persecutori e lesioni personali. La donna, invece, ha sporto querela raccontando mesi di maltrattamenti e vessazioni subite.
A partire dall’inizio del nuovo anno, quello di stanotte è il quinto arresto effettuato dai militari di Catanzaro per violenze di questo genere. “In tal senso, gli sforzi che l’Arma intende profondere, e che già hanno fornito notevoli risultati lo scorso anno, “non potranno che aumentare” fanno sapere dal Comando “al fine di offrire sempre maggiore protezione a quelle fasce sociali che, a causa di condizioni fisiche o di disagio economico, non sono sempre in grado di porre fine con le sole proprie forze a fenomeni di maltrattamento come quello oggetto della vicenda appena descritta”.