Operazione contro caporalato, Manoccio: “Vigilare su tutto il territorio”
“L’operazione delle scorse ore nel territorio della Sila cosentina ha messo in luce un fenomeno che ha risvolti estremamente pericolosi sia dal punto di vista economico che sociale; la tratta degli esseri viventi deve essere immediatamente bloccata e bene ha fatto la procura della Repubblica di Cosenza ad intervenire.” Lo ha dichiarato- in una nota diffusa dall’Ufficio stampa della Giunta- Giovanni Manoccio, delegato all’immigrazione della Presidenza della Regione Calabria
“Siamo di fronte ad un fenomeno che non è isolato in Calabria- continua Manoccio-, tristi sono le vicende di Rosarno ed in parte nella piana di Sibari per cui non abbiamo bisogno di altre località che debbano risaltare nelle cronache nazionali per fenomeni di schiavismo vero e proprio.
Confidiamo nella giustizia, che deve essere garante dei diritti di tutti e, come più volte ribadito negli ultimi anni, speriamo che il fenomeno dell’immigrazione e dell’accoglienza non diventi un ulteriore ‘momento di affari’ per gente senza scrupoli che attraverso l’apertura dei CAS (Centri di accoglienza straordinari), prima e dello sfruttamento lavorativo poi, inneschi processi di degenerazione economici e sociali.”
“Più volte- evidenzia ancora il delegato all’immigrazione della Presidenza della Regione- le Associazioni e gli Organi di stampa erano intervenuti per denunciare questi fenomeni; non vorremmo che anche in Calabria emergesse la così detta ‘società di mezzo’ che lucra sulle disgrazie di gente più sfortunata di noi. Chiediamo alle Prefetture di vigilare sulle varie strutture presenti nei territori, soprattutto quelle lontane dai centri urbani. Un plauso- conclude Manoccio- va fatto alle forze politiche che hanno consentito dopo tanti anni di approvare una legge di civiltà che è quella sul contrasto alle forme di caporalato. Senza questa legge le persone sarebbero ancora impunite e continuerebbero a fagocitare pratiche di sfruttamento selvagge; una legge fortemente sostenuta dal Presidente della Regione Mario Oliverio che, tra l’altro era stato sentito dalla Commissione Parlamentare, e legge che per la prima volta era stata presentata a Rosarno dal Ministro dell’Agricoltura Martina.”