“Mafia Capitale”: tornano liberi due imputati calabresi
Il Tribunale di Roma ha rigettato l’accusa dei due imputati calabresi nell'ambito dell’inchiesta su “Mafia Capitale”, Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero la cui qualificazione mafiosa è stata esclusa.
I due, all'epoca dei fatti impiegati nelle cooperative sociali coinvolte nell'inchiesta con mansioni di operai, erano stati arrestati nella seconda ordinanza, emessa a seguito della prima tranche di arresti eccellenti, con l’accusa di aver partecipato al reato associativo di stampo mafioso, mediando presunti rapporti tra la compagine romana, che si ritiene capeggiata da Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, e le cosche di ndrangheta calabresi.
Accolte quindi le tesi difensive che miravano a dimostrare l’assoluta estraneità dei due imputati da contesti di criminalità organizzata meridionale e l’assenza di riscontri certi in ordine al contenuto di intercettazioni telefoniche poco chiare; e ciò pur a fronte dell’iniziale conferma in sede cautelare dei provvedimenti restrittivi da parte del tribunale del Riesame di Roma prima della cassazione nel prosieguo.
È stata disposta pertanto l’immediata liberazione dei due imputati, che hanno affrontato l’intero processo con rito ordinario in custodia cautelare carceraria e per i quali la procura di Roma aveva chiesto la condanna a 16 anni ciascuno.