‘Ndrangheta nel vibonese: disposto il 41 bis per il presunto boss Bonavota
Il 41 bis, ovvero il carcere duro, è stato disposto dal Ministero della Giustizia nei confronti del presunto boss vibonese Domenico Bonavota, 38 anni, di Sant'Onofrio, figlio del defunto Vincenzo, ritenuto il fondatore dell'omonimo clan della 'ndrangheta vibonese uscito vincitore da una faida con i Petrolo-Matina.
il provvedimento è stato stabilito in accoglimento della richiesta della Dda di Catanzaro. Bonavota è attualmente ristretto nel carcere di Parma. L’accusa per lui è di estorsione ai danni della cooperativa Talitha Kumi e concorso nell'omicidio di Domenico Di Leo, ucciso a Sant'Onofrio il 12 luglio 2014.