Comitato Presila: "Discarica Celico, su ritiro Aia Regione non si pronuncia”
“Abbiamo sempre chiesto il ritiro dell’Aia. Non ci ha illuso la prima sospensione di 90 giorni, mai integrata dai doverosi e più volte richiesti controlli, carotaggi e monitoraggi che dovevano essere effettuati dalla Regione Calabria. Non ci sono piaciute le prescrizioni dei ‘compiti a casa’ per la Miga, quelle degli ultimi 60 giorni: tutti provvedimenti palliativi che se da un lato hanno rafforzato la consapevolezza che anche la Regione ha riconosciuto la necessità di aggiustamenti e che, quindi, più di qualcosa in discarica "non va bene", dall’altro sembrano distogliere l'attenzione dall'unico obiettivo di anni di lotte, il ritiro dell'aia”.
Lo dichiara il comitato Ambiente Presila forte della convinzione che “la Regione Calabria non si è mai espressa in maniera chiara e favorevole al ritiro Aia, non realizza le dovute analisi ambientali e i necessari adempimenti tecnici utili a definire una linea difensiva oggi e a giungere a soluzioni più definitive domani. La Regione – prosegue la nota - indica gli aggiustamenti necessari per la ripresa dell'attività dell'impianto e poi tace soddisfatta, aspettando che le cose facciano il loro corso”.
“La Regione ... da che parte sta realmente? È venuto il momento di giocare a carte scoperte" sbottano dal CP. Mercoledì 8 novembre, alle 9, intanto, si terrà a Catanzaro un'udienza per discutere sulla richiesta di provvedimento cautelare avanzata dalla Miga per ottenere la sospensiva del provvedimento emanato dalla Regione.
"In altri termini, se la Miga dovesse ottenere una vittoria processuale - sostengono infine dal Comitato - dal 9 novembre potranno riprendere gli sversamenti e nel frattempo, chi avrebbe dovuto tutelare i nostri interessi, è stato a guardare. Saremo lì ad attendere – concludono - insieme a quanti vorranno unirsi a noi”.