Fusione Casali del Manco, Idm invita i cittadini al confronto

Cosenza Politica
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“Sono passati mesi dall’ormai nota fusione dei Comuni di Casole Bruzio, Trenta, Serra Pedace, Pedace e Spezzano Piccolo in un’unica realtà comunale, Casali del Manco. I contrari a questa fusione, variamente organizzatisi in movimenti e gruppi cittadini, hanno più volte cercato di far presente le carenze strutturali, legislative ed economiche di un progetto nato con gli stessi crismi di una proposta di matrimonio anzi che di un’unione ponderata e studiata tra più realtà comunali, ossia tra più e diverse realtà amministrative, giuridiche ed economiche. Non sorprende, quindi, che all’incontro svoltosi in Regione tra il Movimento Presila Unita (principale promotore di questa fusione) e il Professor Viscomi “si è convenuto sulla necessità di una specifica normativa regionale in materia, che regolamenti sia la fase costitutiva dei nuovi comuni frutto della fusione che quella degli adempimenti successivi che preveda incentivi o forme di premialità”.

Così l'Italia del Meridione Casali del Manco sulla proposta di fusione che, afferma, “racconta una realtà disorganizzata cui cerca di far fronte il Commissario Vercillo, con l’instancabile sostegno dei dipendenti comunali; racconta di una previa pianta organica di Casali del Manco inesistente, al punto che il servizio scuola bus è stato sorprendentemente affidato ad una ditta esterna; racconta di una simulazione di bilancio unificato mai neppure creata nella mente dei promotori; racconta tanto e racconta nulla. È tutto da costruire. Tutto. Anche un’unificazione di intenti, azioni ed obiettivi. Il Commissario lavora da una parte; gli ex sindaci, quelli che non sono spariti, contestano; Presila Unita convoca gli Stati Generali di Casali del Manco, una passerella di partiti e sindacati; il Pd convoca gli Stati Generali del Pd Casali del Manco. Non c’è due senza tre. Qualcun altro ha Stati Generali da convocare? E i 10.000 cittadini? I grandi assenti. In questa miriade di iniziative mancano proprio i casalini”.

“Ma è un dettaglio. A qualcuno interessa? Il Commissario - prosegue la nota - è impelagato con l’Abc del nuovo comune; gli ex sindaci, quelli che non sono spariti, contestano – prosegue la nota - Presila Unita va in Regione e conviene sulla necessità di una specifica normativa regionale in materia, che regolamenti sia la fase costitutiva dei nuovi comuni frutto della fusione che quella degli adempimenti successivi che preveda incentivi e forme di premialità; il Pd ragiona sulle primarie? Insomma – cosa dire – che le fusioni vadano strutturate meglio, magari con previ studi di fattibilità o statuti comunali o piante organiche o bilanci unificati o magari tutto questo? E va beh. Era quello che dicevano i sostenitori del no, tacciati spesso di far terrorismo psicologico. Ma oramai Casali del Manco è una realtà, volente o nolente. E noi casalini, volenti o nolenti, dobbiamo far i conti con questa realtà”.

Casali del Manco esiste ma il “come” deve esistere dipende e deve dipendere dai cittadini. Idm – nel tentativo di lanciare una proposta - Partire dal basso, dal concreto, da quella realtà che i promotori della fusione hanno variamente dissimulato. Partiamo dalla sincerità che deve connotare il rapporto tra i cittadini e i suoi rappresentanti politici. Partiamo da chi la realtà – seppur spiacevole – l’ha raccontata. Partiamo da una cassa di risonanza, quella che Italia del Meridione vuole essere per i cittadini, ad ogni livello, locale e regionale. Incontriamoci, esprimiamoci, siamo sovrani del nostro territorio”.

“Idm ascolta tutti coloro che hanno voglia di esprimersi. Tutti, indistintamente. Vuole dar voce ai cittadini, vuole affiancare i cittadini in ogni lotta che riguarda i loro diritti. Noi ci siamo e non aspettiamo altro che poter parlare con i casalini. Ci siamo per chiunque voglia, con una sede sita in Spezzano Piccolo e con i nostri rappresentanti variamente sparsi sul territorio. Partiamo dal basso. Partiamo da noi. Dobbiamo esser sovrani del nostro territorio. Ai sostenitori del no – conclude la nota - se ingiustizia vi è stata non rinunciate a credere e lottare per il nostro territorio; ai sostenitori del sì, siate parte attiva in ogni fase. Agli indifferenti, recuperate la voglia di crederci ancora”.