Operazione “Crisalide”. Scarcerato dal Tdl torna in carcere
È ritenuto come appartenente ai “Cerra-Torcasio-Gualtieri”, cosca di ‘ndrangheta tradizionalmente attiva a Lamezia Terme e per lui, Antonio Gullo, 50 anni, ieri sera è scattato un fermo di indiziato emesso dalla Dda ed eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo della città della Piana e del Comando Provinciale di Catanzaro.
Gullo era stato già arrestato - con la contestazione dello stesso reato - lo scorso 23 maggio nell’ambito dell’operazione “Crisalide” e poi recentemente scarcerato dal Tribunale delle Libertà del capoluogo per motivi formali. Dopo le formalità è stato trasferito nella casa circondariale di Catanzaro.
Nell’ambito del blitz di maggio, a finire in manette insieme al 50enne erano state altre 51 persone, tutte ritenute affiliate alla cosca lametina. Secondo gli inquirenti con quest’indagine si sarebbe fatta luce sul controllo “asfissiante” dell’intero territorio della piana tramite estorsioni e danneggiamenti ai danni di imprenditori e commercianti, oltre che nella gestione del mercato dello spaccio di droga.
Le accuse contestate allora erano, oltre all’associazione mafiosa, anche quelle di traffico illecito di stupefacenti, possesso illegale di armi ed esplosivi, estorsione, danneggiamento aggravato e rapina.