“I suoni della memoria”. Anche l’Arci di Reggio ricorda le vittime dell’Olocausto
In occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare le vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali, l’Arci Provinciale di Reggio Calabria, in collaborazione con l’Anpi, promuove nell’ambito dei Sabato Antifascisti, l’evento “I Suoni della Memoria”.
La persecuzione e lo sterminio dei popoli rom e sinti durante il nazifascismo, un pezzo di storia trascurata per molti anni dalla storiografia, vuole essere il tema principale dell’iniziativa che verrà declinato attraverso le performance musicali di numerosi artisti reggini che si esibiranno oggi alle 17,00 in vari punti del Corso Garibaldi di Reggio Calabria, in particolare nelle vicinanze di Piazza Italia. I suonatori e gli artisti occuperanno così un ideale inno alla Memoria. Ognuno di loro sarà contrassegnato da un colore, per ridare voce, giustizia e rappresentanza a tutte quelle categorie di persone deportate nei lager nazisti e fascisti, la cui storia vogliamo così raccontare.
L’iniziativa aprirà simbolicamente il reading letterario organizzato dall’Anpi dalle 18 presso la sala del Consiglio Comunale di Palazzo San Giorgio. L’evento sarà impreziosito da un inusuale prologo in collaborazione con l’Atam Spa. Gli artisti infatti si esibiranno all’interno dell’autobus che effettuerà il percorso della linea 28 con partenza alle 15,30 dall’Aeroporto Tito Minniti ed arrivo alle 16,05 al capolinea di Salita Zerbi (Architettura). La corsa riprenderà alle 16,15.
“Lasciamo allora che sia la musica a parlare – è il pensiero sensibile del direttivo Arci ad esprimersi. Lasciamo che sia la musica a raccontarci l’accaduto, a commuoverci e trascinarci sulle note di un dolore senza tempo, con quel suo linguaggio che trascende ogni confine perché è così, semplicemente umano. Lasciamo, ancora, che sia la musica a raccontarci la gioia della vita che va avanti, nonostante tutto. Lasciamo, infine, che questa musica ci trasporti altrove, sia evocativa, diventi ricordo. Perché l’unico antidoto all’orrore è la Memoria. Ci auguriamo che questa iniziativa possa essere un momento di emozioni, di riflessione, di fiducia in un futuro che può ancora essere roseo, se restiamo umani. A chi oggi invece farnetica sulla necessità di “preservare la razza bianca”, a chi in un campo da calcio usa inspiegabilmente l’immagine di una ragazza ebrea per irridere e denigrare il proprio avversario, rivolgiamo invece solo il nostro più forte dissenso, ed oggi il nostro più ostile, profondo, silenzio”.