San Ferdinando. Marcia pacifica migranti, chiedono soluzioni
Hanno marciato per denunciare le condizioni di vita nelle quali vivono i e per chiedere interventi risolutivi. È successo questa mattina a San Ferdinando dove i migranti della vecchia tendopoli, con i sindacalisti dell’Usb hanno marciato fino ad arrivare al municipio.
Un corteo pacifico promosso dalla Sigla a seguito dell’incendio avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi e che ha devastato la baraccopoli, provocando la morte di una donna nigeriana e il ferimento di altre due persone.
Il corteo, al quale stanno partecipando un centinaio di migranti, ha in programma di incontrare rappresentanti della Prefettura di Reggio Calabria, il commissario straordinario per l'area di San Ferdinando, Andrea Polichetti, e il sindaco Andrea Tripodi.
“SCHIAVI MAI”
15:00 | La lunga marcia silenziosa è partita dai resti carbonizzati della baraccopoli per dirigersi verso il municipio di San Ferdinando, con in braccio cartelli con frasi chiare e significative: "Schiavi mai", "Basta discriminazioni, residenze per tutti", "Le nostre vite piu' in alto dei vostri profitti".
Una serie di messaggi per dire basta alle promesse delle amministrazioni pubbliche che definiscono “mancate” e alle condizioni di sfruttamento, degrado e miseria che subiscono i braccianti di colore da ben un decennio di loro lavoro nei campi agricoli della Piana.
Alla marcia hanno aderito Sos Rosarno, Legambiente Reggio Calabria e l'Associazione 14 luglio di Nicotera, il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia.