Opera Necessaria: intenso lab di regia con Alessandro Grande
Anche nella giornata finale, Opera Necessaria, il progetto realizzato dall’associazione Divina Mania con il sostegno della Regione Calabria, ha regalato intensi momenti con il lab di regia curato da Alessandro Grande, svoltosi al Cinema Teatro Comunale, che con semplicità e professionalità si è messo a disposizione dei tanti ragazzi accorsi per ascoltarlo.
“Il regista – ha spiegato Grande - unisce e fa da collante con tutti i reparti del film. È lui che realizza l’opera ma si deve circondare di professionisti che lo possano aiutare.”
“La resa fotografica fa la differenza tra un lavoro amatoriale e uno professionale – ha specificato Alessandro - Niente può essere lasciato al caso. La coerenza registica dello stile e quella fotografica garantiscono che il lavoro sia fatto bene.”
“Quando dovete interpretare un personaggio – ha sottolineato il regista ai tanti ragazzi delle scuole teatrali presenti – dovete pensare che, come ogni persona, ha tantissime sfaccettature. Dovete puntare sulla semplicità. Il regista è l’unico punto di riferimento per gli attori, è un po' anche uno psicologo, non deve essere mai aggressivo con il suo cast. Gli interpreti che scelgo cerco di metterli sempre a loro agio. Faccio interpretare una cosa da loro scelta, poesia, canzone, per stabilire un contatto. Non c’è una regola per fare il regista, si può fare bene o male ma è come il pittore, se si riesce a comunicare con la propria opera, allora è stato centrato il bersaglio.”
Nel pomeriggio, al Marca, si è svolto il laboratorio per bambini con la ceramista Francesca Ciliberti; il talk incentrato sulle tematiche dell’iniziativa (territorio, ambiente, riciclo, tradizioni, cinema e teatro) e la suggestiva performance di teatro fisico “Post fata resurgo” curata da Santo Alessandro Badolato con le sonorità elettroniche di Attilio Novellino e i movimenti della danzatrice Elisa Teodori.
Finale speciale al Comunale con “Bollari”, lo spettacolo di teatro contemporaneo di e con Carlo Gallo.
L’iniziativa è stata organizzata grazie anche alla collaborazione con la Provincia di Catanzaro, la Fondazione Guglielmo, l’azienda Ecosistem e le associazioni culturali Akropolis e Radice di Due.