Scommesse ed usura, due arresti
Gestori di centri per le scommesse, giocatori incalliti e due usurai coinvolti in un vorticoso giro di usura. I gestori dei locali agevolavano le scommesse, soprattutto quelle degli incontri di calcio anche con cifre elevatissime comprese tra i tremila e i seimila euro, garantendo con assegni privi di copertura. In caso di mancata vincita gli scommettitori erano così costretti a rivolgersi a prestiti usurai.
L'indagine è stata condotta dalla squadra Mobile di Reggio Calabria e sono finiti così in manette Luciano Logiudice, 35 anni, e Antonino Perla, 73 anni, entrambi accusati di usura, estorsione ed esercizio abusivo dell'attività finanziaria. Logiudice - che si trovava già in carcere dal 19 ottobre scorso perché ritenuto responsabile di fittizia intestazione di beni - avrebbe prestato denaro con tassi di interesse del 10% mensile. Perla aveva alcuni precedenti e avrebbe prestato il denaro con un interesse che variava dal 10 al 20% mensile. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip Grazia Maria Grieco, su richiesta della Dda di Reggio Calabria, sostituto Beatrice Ronchi.