Ivan Talarico travolge il pubblico di Parole erranti
Il Festivaletteratura Parole Erranti, giunto alla XV edizione e organizzato da La Masnada per la prima volta a Catanzaro, si sta rivelando un successo in termini di presenze e di consensi per la scelta di autori e artisti proposti. Ieri sera, al museo Marca, l’attore, autore e musicista Ivan Talarico, ha travolto il folto pubblico presente con il suo spettacolo “Il mio occhio destro ha un aspetto sinistro”.
La morte come forma ideale di meditazione, l’amore prima dell’amore, sono solo alcuni degli argomenti trattati dall’apparente serio artista. Temi che diventano canzoni sorprendenti, ricche di giochi di parole, paradossi. Un gioco folle di associazioni verbali e concatenazioni assurde di parole che disarma, inizialmente, le persone presenti, per poi stregare sino alla fine e non smettere più di ridere.
Nel pomeriggio della prima giornata, Eliana Iorfida ha presentato “Antar” (Vertigo editore), in compagnia di Venturino Lazzaro, presidente del Circolo Placanica. Il romanzo è la storia di un giovane italo-siriano che vive un costante cortocircuito identitario che lo porta ad intraprendere un vero e proprio “viaggio di ritorno” in Siria. Sullo sfondo la dolorosa storia della Siria contemporanea e, allo stesso tempo, la dimensione sospesa di chi è ponte inconsapevole tra culture.
Successivamente, l’attenzione è stata tutta per l’ironico Stefano Piedimonte, il giornalista e scrittore napoletano si è raccontato con simpatia e semplicità, descrivendo l’aneddoto che ha portato alla scrittura del suo ultimo romanzo “L’uomo senza profilo” (Solferino Libri): uno studente universitario che per un esame riceve il compito di compilare la voce Stefano Piedimonte su Wikipedia e un'incredibile serie di false informazioni biografiche comparse online in pochissimo tempo. Un lavoro che gioca sull’evanescenza delle nostre vite al tempo dei social, senza dimenticare i ricordi e i legami familiari.
La seconda giornata di Parole Erranti è iniziata in modo sprintoso con la rassegna stampa satirica a cura di Enzo Colacino al bar Amedeo, per riflettere e sorridere della società che ci circonda. Al mattino, al Marca, Nicola Fiorita del collettivo Lou Palanca ha incontrato gli studenti del liceo classico “Galluppi” e del liceo scientifico “Siciliani” e ha descritto com’è nato il gruppo di scrittura e il percorso che ha portato alla stesura di quattro libri di gran successo. I ragazzi, stimolati, hanno avuto la possibilità di raccontare le proprie abitudini sulla lettura e sugli autori preferiti.
Nel pomeriggio, alle 17, al Marca, l’antropologo Ettore Castagna realizzerà un reading-concerto per il suo libro – edito da Rubbettino - “Tredici goal dalla bandierina”: quelli effettivamente segnati, tra il 1971 e il 1981 da Massimo Palanca, storica ala sinistra del Catanzaro. L’opera non è solo il racconto della leggenda del calcio catanzarese ma anche e soprattutto degli adolescenti di quegli anni che vivono le gesta sportive del proprio idolo come un momento di riscatto e sognano vita, musica e rivoluzione.
Un’epoca in cui tutto si discute e si trasforma, in una luce irregolare e travolgente: l'amore, la politica, l'impegno civile, la libertà sessuale. Un'immagine inedita e molto contemporanea di un Sud spesso considerato solo periferia. Alle 18.30, sempre al Marca, appuntamento super coinvolgente con Stefano Andreoli, fondatore del famoso blog Spinoza.it, punto di riferimento della satira in rete, che presenterà il libro “Spinoza. Una risata vi disseppellirà”.
Intanto, alle 19, in centro storico, all’altezza del Bar Mignon, si terranno le “Incursioni Letterarie” a cura di Nazareno Loise e Andrea Napoli dell’associazione letteraria “Kubla Kan”.
La serata si concluderà al Nuovo Supercinema, alle 21.30, con un momento esclusivo: Pierpaolo Capovilla leggerà il “Viaggio al termine della notte” di Louis Ferdinand Céline. Una delle voci più originali della scena musicale italiana, front man del Teatro degli orrori e degli One Dimensional Man, si cimenterà con uno dei romanzi più imponenti di sempre.
Domani, per l’ultima giornata di Parole Erranti: alle ore 9 appuntamento al bar Amedeo con la lettura dei giornali insieme a Stefano Andreoli del duo satirico Spinoza; alle 11 ci si sposterà al Marca per l’incontro con Domenico Dara che anticiperà i contenuti del suo prossimo libro.
Alle 17.30, sempre al Marca, Armando Comi, esperto di millenarismo e profetismo, presenterà “I quattro enigmi degli eretici”, edito da Newton Compton: un thriller storico enigmatico, ricco di eventi che in un lontano passato si sono realmente svolti e impreziosito da una trama fantasiosa. A conversare con l’autore ci sarà Fabiola Lacroce.
Subito dopo, alle 18.30, arriverà il magistrato e ormai acclamato scrittore Eduardo Savarese con il romanzo melodrammatico “Le cose di prima”, edito da Minimum Fax, nel quale narra di Simeone, un adolescente colpito da distrofia muscolare. Nel melodramma, la malattia viene descritta in tutte le sue penose limitazioni e in tutti i suoi contrasti, mentre le “cose di prima” appaiono ormai improbabili. Ne discuterà con lui Felice Foresta.
Intanto, alle 19, in centro storico, all’altezza del Bar Mignon, si terranno le “Incursioni Letterarie” a cura di Nazareno Loise e Andrea Napoli dell’associazione letteraria “Kubla Kan”. La manifestazione si concluderà al Nuovo Supercinema con i Têtes de Bois che, insieme a Carmine Torchia, canteranno Leo Ferré.
La band, che dal ’92, tra folk, rock e poesia rende qualsiasi luogo un palcoscenico, racconteranno la loro fatale passione per l’eccezionale cantautore francese, metà italiano, dalle mie anime - direttore d’orchestra, poeta, scrittore, anarchico militante.
Ad accompagnarli sul palco ci sarà Carmine Torchia, uno dei più interessanti e originali fra i nuovi cantautori italiani. Il Festival è sostenuto dalla Camera di Commercio di Catanzaro, con la collaborazione del Comune e della Provincia di Catanzaro e della Fondazione Guglielmo, con il supporto di partners privati che hanno sposato l’iniziativa.