Luce su un omicidio di 18 anni fa, blitz della Dia: cinque arresti

Catanzaro Cronaca

Dopo esattamente 18 anni si sarebbe fatta luce sul duplice omicidio di Benito Aldo Chiodo e Francesco Tucci e del ferimento di Mario Trinni, fatto di sangue avvenuto a Cosenza il 9 novembre del 2000.

Dall’alba di stamani è infatti scattata un’operazione antimafia della Dia di Catanzaro che va a colpire cinque persone ritenute responsabili dell’assassinio di quasi vent’anni fa e considerate come soggetti “di spicco” della criminalità organizzata cosentina di etnia nomade.

Il provvedimento d’arresto è stato emesso dal Gip del capoluogo al termine delle indagini coordinate dal Procuratore Nicola Gratteri e dal Sostituto Camillo Falvo.

IL DUPLICE ASSASSINIO

Il duplice omicidio di Chiodo e Tucci è un fatto che si inserisce nella guerra di mafia che agli inizi del Duemila interessò la città di Cosenza e scaturita dall’inasprimento dei rapporti nella confederazione nomade, che regolamentava il mercato della droga: per i nomadi era prevista infatti la “gestione” dell’eroina e per gli “italiani” della cocaina.

Una rottura sancita proprio dall’assassinio dei due, un fatto ricordato come la cosiddetta “strage di via Popilia”, quando le vittime, nel tardo pomeriggio di quel 9 novembre di 18 anni fa, furono trucidate a colpi di kalashnikov.

Il vero obiettivo dei killers sarebbe stato proprio Chiodo (all’epoca 39enne), mentre la colpa di Tucci (allora 48 enne) sarebbe stata solo quella di trovarsi nel posto sbagliato insieme alla persona sbagliata: i tre (con loro vi era anche Trinni che riuscì a fuggire salvandosi miracolosamente) stavano chiacchierando in una piazzetta quando due sicari incappucciati scesero da un’auto ed iniziarono a sparare.

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