Decreto Sicurezza. Governatore: espulsione dei migranti è “disumana”
“Quanto si sta verificando in seguito al DL Sicurezza Salvini è grave e vergognoso per un Paese civile. Uomini, donne, bambini privati di accoglienza e buttati sulla strada. Privi di un tetto, di un letto, di un pasto”.
È questa l’opinione espressa dal governatore della Calabria Mario Oliverio dopo l’entrata in vigore del decreto legge del ministro dell’interno a cui sono seguite le espulsioni dei migranti dai centri di accoglienza italiani.
Nella nostra regione, in particolare, di 24 di loro che hanno dovuto lasciato la struttura del Cara di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese. Tra questi anche una famiglia con una bimba di appena cinque mesi nata in città nel maggio scorso ma anche una donna incinta, altre tre vittime di tratta e due ragazzi con problemi psichiatrici (LEGGI).
Una cosa che Oliverio definisce “disumana” e “ancor più aggravata dalle temperature rigide di questi giorni. Solo grazie alla Caritas ed al volontariato parte di loro ha trovato accoglienza”.
A questa rete il governatore ha voluto esprimere il suo apprezzamento e sostegno “per la concreta e nobile opera umanitaria che – ha affermato - sta svolgendo anche in questa occasione. Un'opera lodevole a difesa della storia e dei valori civili dell'Italia intera e della nostra regione”.
Il presidente della Regione ha annunciato che belle prossime sarà proprio a Crotone per rendersi conto direttamente della situazione e per esprimere il suo sostegno a quanti hanno bisogno di aiuto.
“La sicurezza del Paese – conclude - non si garantisce esasperando gli animi e mortificando la dignità delle persone”.