Dl sicurezza, al via le espulsioni dal Cara di Isola Capo Rizzuto
Il decreto sicurezza del ministro Matteo Salvini ha avuto i suoi primi effetti. In particolare a Crotone dove sorge il Centro di accoglienza per richiedenti asilo più grande del paese.
Nel tardo pomeriggio di ieri sera, su disposizione della Prefettura del capoluogo, 24 persone sono state costrette a lasciare la struttura, dal momento che sono tutti rifugiati in possesso di un permesso umanitario che in virtù delle nuova normativa non ha più valore.
Tra di loro una famiglia con una bimba di appena cinque mesi, nata a Crotone nel maggio scorso; una donna incinta, tre donne vittime di tratta, due ragazzi con problemi psichiatrici.
Tutti sono stati accompagnati fuori dal cancello dagli uomini delle forze dell'ordine e lasciati all'ingresso con i loro bagagli mentre un altro gruppo di giovani migranti che in precedenza aveva inscenato un sit in all'interno del Cara, rifiutando di abbandonare la struttura, è stato trasportato a bordo di un pullman alla stazione ferroviaria.
Per il momento la bimba di cinque mesi e i genitori sono stati presi in consegna dalla Croce Rossa. La famiglia resterà per 20 giorni.
Quattro ragazzi sono stati accolti momentaneamente dalla cooperativa sociale Agorà, mentre le donne vittime della tratta dovranno essere inserite nel circuito antiviolenza.
Gli altri hanno deciso di recarsi nell’accampamento che esiste nei pressi del cavalcavia nord di Crotone. Tuttavia entro la fine del mese più di 200 persone dovranno abbandonare il centro.