Dl sicurezza, Cerrelli (Lega): “Si trovino un lavoro”
Difende il decreto sicurezza del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, il segretario crotonese della Lega Salvini Premier, Giancarlo Cerrelli. E lo fa tentando di “spiegare” il dl che ieri sera ha portato all’espulsione di 24 persone dal Cara di Isola Capo Rizzuto.
Per Cerrelli “Nessun migrante è stato espulso dall’Hub regionale”, ma sono stati invitati a lasciare il centro, perché non avrebbero “motivo ulteriore di permanere all’interno dell’Hub Regionale, ai sensi della normativa previgente al decreto Salvini”.
E da buon cattolico ha affermato che “il decreto Salvini non c’entra nulla, se non per il fatto che questi soggetti che hanno ottenuto il permesso di soggiorno ora devono trovarsi un lavoro per vivere e non potranno ricorrere ad un’accoglienza di secondo livello, in quanto non rientrano in quelle categorie che la legge prevede hanno diritto ad un’ulteriore protezione”.
Poi l’attacco alla legge precedente che prevedeva “un’accoglienza di secondo livello anche ai migranti con permesso di soggiorno per motivi umanitari - categoria che prima del decreto Salvini era molto labile ed elastica e in cui rientravano i migranti che non avevano i requisiti per godere dello status di rifugiato – e ciò soprattutto per consentire ad alcune associazioni e cooperative, che sono parte di una filiera operanti nel terzo settore, per mezzo degli SPRAR, di lucrare sul business dell’immigrazione”.
“Si vedrà ora – afferma Cerrelli - chi ha veramente lo spirito del volontario e chi ha veramente a cuore la sorte dei migranti e chi, invece, usa i migranti per portare avanti una retorica da libro Cuore, per celare interessi sottesi”.