Bomba nel milanese per un prestito non pagato, condannati in nove
Trentadue anni di carcere. È la somma delle condanne inflitte alle nove persone ritenute come i responsabili dell’esplosione di una bomba davanti la casa di un operaio ecuadoriano, avvenuta nell'ottobre del 2017 a Pioltello, e come reazione ad un prestito a tassi d’usura non restituito.
Il gup Guido Salvini ha inflitto a Roberto Manno (figlio del presunto boss della 'ndrangheta Francesco), accusato di tentata estorsione, estorsione e usura aggravata dal metodo mafioso, 9 anni e mezzo di carcere oltre a 3 anni di libertà vigilata; mentre Maurizio Schiraldi dovrà scontare 5 anni e due mesi.
Sono stati poi condannati a 4 anni e a 3 anni e 2 mesi, rispettivamente Fabrizio Gambardella e Francesco Pentassuglia, accusati, a vario titolo, di estorsione, usura e violenza privata; così come Manuel Manno, per cui sono scattati 6 anni e 4 mesi per estorsione e usura aggravati dal metodo mafioso.
Il gup ha poi inflitto 3 anni e 2 mesi a Filippo Manno e 2 anni e mezzo a Mario Signorelli. Un 1 anno e mezzo di carcere (pena sospesa) per Mihaita Radu e Alessio De Biase.