Unioncamere: Natale meno caro per gli amanti della carne
Più soldi in tasca per gli amanti della carne a Natale. Questo grazie al crollo dei prezzi all’ingrosso delle carni, con una flessione del -0,9% rispetto a un anno fa e del -0,7% rispetto al mese precedente. La caduta dei prezzi è proseguita anche a novembre e in particolare per i prodotti suini che fanno registrare il calo maggiore-14,4% su base annua e -8,2% su ottobre.
È emerso dall'indice dei prezzi all'ingrosso elaborato da Unioncamere e Bmti secondo cui l'ampia offerta di mercato contribuisce a tenere basse le quotazioni dei prodotti suini.
In calo anche i prezzi del burro, crollato del 26,5% su base annua (-9,4% rispetto al mese precedente). Mentre con il crollo delle uova (-24,5% a novembre 2018 contro novembre 2017) ci potrebbe essere anche qualche risparmio sulla preparazione dei dolci natalizi.
Nel comparto lattiero - caseario, i prezzi all'ingrosso dei formaggi a lunga stagionatura hanno vissuto a novembre un'ulteriore crescita (+3% su base mensile), sotto la spinta dei rialzi nei listini del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano. Aumento che si rileva anche nel confronto con lo scorso anno (+4,4%). Per il Parmigiano, in particolare, i rialzi osservati a partire dallo scorso settembre hanno condotto i valori attuali su livelli che nel mercato si erano registrati per l'ultima volta ad inizio 2012. Risalendo la filiera, prosegue al rialzo anche l'andamento dei listini del latte spot, che a novembre sono cresciuti del +5,7%. Da evidenziare come, sotto la spinta dell'ulteriore aumento mensile (il quarto consecutivo), i prezzi attuali siano tornati più alti rispetto allo scorso anno (+7,4%).