Omicidio Pagliuso: svolta nelle indagini, presunto mandante in carcere
Arriva una svolta sull'omicidio dell'avvocato Francesco Pagliuso, assassinato il 9 agosto 2016 a Lamezia Terme, proprio nei pressi della sua abitazione. (LEGGI)
Nell'ambito delle indagini sull’operazione “Reventinum”, che aveva già portato al fermo di alcuni personaggi vicini ad ambienti malavitosi (LEGGI), è emerso che il mandante sarebbe stato Luciano Scalise che avrebbe dunque incaricato Marco Gallo di eseguire il brutale assassinio (LEGGI).
Gallo, a cui oggi è stata contestata anche l'associazione mafiosa, si trova già in carcere non solo per l’omicidio Pagliuso ma anche per quello del dipendente delle Ferrovie della Calabria Gregorio Mezzatesta (LEGGI) e del fruttivendolo Francesco Berlingieri.
Il movente dell'omicidio dell'avvocato sarebbe anche legato alla difesa dell'avvocato di Domenico e Giovanni Mezzatesta nel processo per il duplice delitto del bar del Reventino.
Il gip distrettuale di Catanzaro, Paolo Mariotti, su richiesta della Dda, ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare, applicando la custodia cautelare in carcere per otto indagati e disponendo la scarcerazione di cinque indagati in un primo momento colpiti dal provvedimento di fermo.
Nell'ordinanza del gip distrettuale, inoltre, è stato confermato il carcere anche per Andrea Scalzo, 39 anni, Angelo Rotella, 36 anni, Mario Vincenzo Domanico, 42 anni, Domenico Salvatore Mingoia, 54 anni.
Disposta la scarcerazione, invece, per Cleo Bonacci, 57 anni, Eugenio Tomaino, 55 anni, Giuliano Roperti, 50 anni, Ionela Tutuiana, romena di 42 anni, Giovanni Mezzatesta, 43 anni, Livio Mezzatesta, 40 anni.
Tutti accusati dalla Dda, a vario titolo, di estorsione, sequestro di persona, violenza privata, danneggiamento a seguito di incendio, detenzione illegale di armi, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
Almeno secondo le indagini dei carabinieri che avrebbero consentito di delineare gli assetti storici e attuali, nonché gli interessi criminali di due distinte e contrapposte cosche, quella degli Scalise e quella dei Mezzatesta.