Omicidio Ventura, confermati 30 anni di reclusione per il mandante
Per i giudici di secondo grado Antonio Domenico “Mimmo” Cannizzaro è il mandante dell'omicidio dell’ex carabiniere e fotografo lametino Gennaro Ventura. La Corte d'Appello di Catanzaro ha infatti confermato 30 anni di carcere per il presunto mandante dell’assassinio.
Così, dopo il killer - il collaboratore di giustizia Gennaro Pulice, condannato a sua volta a 10 anni in primo grado dal gup con il rito abbreviato e a 7 anni e 8 mesi in appello - anche in secondo grado è stata confermata la sentenza per chi si ritiene avrebbe ordinato l’omicidio di Ventura (LEGGI).
È stato proprio Pulice, collaboratore di giustizia, a indicare in Cannizzaro come il presunto mandante e sono stati due collaboratori di giustizia a far riaprire il caso, fino ad arrivare all’arresto di quest’ultimo (LEGGI), finito a processo con chi si è autoaccusato di aver premuto il grilletto.
Ventura è stato freddato il 16 dicembre del 1996 e i resti furono ritrovati il 25 aprile 2008 in un vecchio casolare di campagna, in una cisterna sotto il pavimento utilizzato per la vendemmia.
Pulice portò Ventura nel luogo del delitto con la scusa di un servizio fotografico, uccidendolo con un colpo di pistola in testa.