Duplice omicidio a Decollatura, 20 anni di reclusione per i killer
La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del procuratore generale, che aveva chiesto l’annullamento della sentenza di Appello a 20 anni di carcere, e quindi di fatto confermando la pena per padre e figlio ritenuti gli autori del duplice omicidio dei lametini Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio, all’epoca il primo di 29 anni ed il secondo di 36.
Parliamo di Domenico e Giovanni Mezzatesta, rispettivamente di 65 e 45 anni. Il fatto di sangue avvenne nel bar del Reventino di Decollatura nel gennaio del 2013 (LEGGI).
In primo grado, con il rito abbreviato, e in appello i due sono stati condannati all’ergastolo, ma la Cassazione - nel giugno 2016 - ha annullato il carcere a vita con rinvio ad altra sezione di Corte d'Appello (LEGGI).
La Cassazione ha accolto il ricorso dei legali, Francesco Pagliuso (l’avvocato ucciso due mesi dopo la sentenza della Suprema Corte) (LEGGI), di Giovanni Aricò e Francesco Loiacono, e ha escluso anche l’aggravante della premeditazione.
L’omicidio di Iannazzo e Vescio era stato ripreso dalle telecamere all’interno ed all’esterno del bar, che hanno immortalato Domenico Mezzatesta, vigile urbano di Decollatura in pensione, mentre nel corso di una discussione con le vittime, estrasse una pistola e sparò.
Il figlio, impugnando anch’egli un’arma, sarebbe intervenuto per aiutare il padre, poi resosi irreperibile e che si costituì alcuni mesi dopo il delitto (LEGGI), mentre il figlio fu arrestato poche ore dopo il duplice omicidio.