San Ferdinando, USB dice no al ricorso ai moduli abitativi: “sono micro-ghetti”

Reggio Calabria Attualità

Questa mattina l’Unione Sindacale di Base ha ribadito, nella riunione alla Prefettura di Reggio Calabria sulla situazione abitativa dei braccianti di San Ferdinando,(LEGGI) il proprio “no” al ricorso a 30 moduli abitativi da installare nei comuni del circondario.

Secondo USB “l’unica soluzione praticabile per risolvere definitivamente una situazione di emergenza cronica è il ricorso all’insediamento abitativo diffuso, che prevede l’utilizzo delle case sfitte e/o abbandonate della zona. Un progetto sul quale da tempo è avviato il confronto con le istituzioni locali, e che è anche l’unico strutturalmente in grado di mettere la parola fine alla situazione di degrado in cui, da troppi anni, sono costretti a vivere i braccianti.”

“Non saranno certo 30 moduli abitativi, - afferma Coordinamento lavoratori agricoli USB in una nota - ciascuno in grado di ospitare 8 persone, a trasformare le condizioni di vita dei lavoratori agricoli. Primo, perché di tristi e fatiscenti prefabbricati è piena la storia recente d’Italia, scandali compresi. Secondo, perché 2-3 moduli buttati a casaccio alla periferia dei comuni che li accetteranno – e la prospettiva non è di un’adesione entusiastica di tutti i sindaci – si trasformeranno automaticamente in micro-ghetti. Terzo, perché se la matematica non è un’opinione, ammesso e non concesso che la strada siano i moduli abitativi, sistemare 240 persone significa lasciarne comunque altre migliaia nelle baracche e nel degrado.”

“Nella Piana di Gioia Tauro il problema si risolve soltanto con l’insediamento abitativo diffuso, un progetto che va allargato a tutti i cittadini in difficoltà.” Questo ha ribadito USB, ricordando” che non di regalie si tratterebbe, perché i lavoratori sono pronti a farsi carico di affitti da pagare alla luce del sole e sotto il controllo di congruità degli enti locali.”

Su questa materia la Regione Calabria sta preparando un bando, che USB esaminerà con la massima attenzione. Così come è stato fatto con il progetto regionale di allestire nella Piana linee di trasporto per i braccianti: per USB queste linee sono “utili ma vanno aperte a tutti, a maggior ragione in una zona in cui il trasporto pubblico è in grandissima sofferenza.”

Il prefetto di Reggio Calabria si è impegnato a presentare in breve tempo una nuova bozza di protocollo tenendo conto delle risultanze della riunione.