Incarichi pubblici in cambio di favori: terremoto a Cariati, arrestati sindaco e fratello

Cosenza Cronaca
Filomena Greco

A Cariati gli incarichi pubblici si affidavano in cambio di favori personali: almeno così ritengono i Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza che stamani hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare (quattro arresti e dun obbligo di presentazione) nei confronti di pubblici amministratori del Comune ionico bruzio e di due imprenditori locali, oltre che denunciare undici persone e porre sotto sequestro preventivo un immobile abusivo.

Gli arresti hanno raggiunto il sindaco di Cariati, Filomena Greco, finita ai domiciliari insieme al fratello Saverio; stessa sorte per il dirigente dell’Area Tecnica dell’ente, Giuseppe Fanigliulo e per Cristoforo Arcovio.

I provvedimento sono stati emessi dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Castrovillari che contesta agli indagati i reati di corruzione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e abusivismo edilizio.

Precedenti attività di indagine relative all’appalto per il servizio di gestione dei rifiuti del Comune costiero cosentino hanno portato le fiamme gialle a scoprire de presunti “favori” da parte del Dirigente dell’Area Tecnica nei confronti di un gruppo imprenditoriale del posto.

Secondo gli approfondimenti investigativi, scattati nel corso dell’operazione denominata “Platone”, il dirigente pubblico, già nominato fiduciariamente dal Sindaco a tempo determinato ed in scadenza di incarico, aveva ricevuto una proroga alle sue mansioni, secondo gli inquirenti per agevolare la ditta con il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria, riferito al la ristrutturazione e all’adeguamento di un immobile da adibire a clinica medica privata.

I “FAVORI” ALLA CLINICA PRIVATA

La proroga della nomina, intervenuta a cinque giorni dalla definitiva decadenza del Sindaco a causa di una crisi politica, avrebbe permesso al dipendente comunale di attivare “in maniera discrezionale, senza impulso degli aventi diritto, il procedimento amministrativo autorizzativo, rilevatosi illegittimo”.

Al contempo, in assoluta incompatibilità con la funzione pubblica ricoperta, il dirigente prorogato avrebbe curato l’iter progettuale dell’opera redigendo gli elaborati tecnici presentati alla Pubblica Amministrazione per ottenere i necessari nulla osta alla realizzazione della struttura sanitaria privata.

A conclusione del procedimento lo stesso non si sarebbe preoccupato proprio di effettuare i controlli previsti sulla Scia, la Segnalazione certificata di Inizio Attività, prodotta dalla società per i lavori all’immobile.

Queste condotte avrebbero così consentito il rilascio alla società, nello stesso giorno ed a poche ore dalla decadenza del primo cittadino di Cariati, delle autorizzazioni per l’edificazione e la gestione della clinica.

Da ultimo, nell’ambito dell’originaria attività investigativa, parallelamente, emergerebbero delle presunte collusioni tra il Dirigente dell’Area Tecnica dell’Ente e il responsabile di fatto di una società, che secondo le fiamme gialle sarebbero finalizzate alla turbativa dell’appalto dei rifiuti, concretizzatesi nell’adozione di un provvedimento “illegittimo”, successivamente annullato dal TAR, con cui è stata esclusa l’offerta della prima classificata, in quanto ritenuta anomala, con la conseguente aggiudicazione definitiva dell’appalto all’impresa arrivata seconda e già assegnataria di affidamenti diretti.

L’attività investigativa della Guardia di Finanza è stata diretta da Luca Primicerio e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla. Il Giudice per le Indagini Preliminari che ha firmato l’ordinanza è Carmen Ciarcia.