Anni di violenze e minacce, anche uno stupro: allontanto il compagno
Obbligo di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla compagna. È la misura cui un 29enne di Corigliano è stato sottoposto.
I carabinieri della stazione locale hanno infatti eseguito l’ordinanza - emessa dal gip del tribunale di Castrovillari - su richiesta della Procura locale, coordinata da Eugenio Facciolla.
Il provvedimento è stato preso a seguito delle numerose denunce della donna sui continui atti persecutori cui era oggetto da parte del compagno già a partire dal 2017.
Le indagini dei Carabinieri avrebbero acclarato una vera e propria escalation di vessazioni e di violenza fisica subite dalla vittima nel giro di pochi mesi.
Inizialmente l’uomo si sarebbe “limitato” a minacciarla ripetutamente, quindi, in diverse occasioni, l’avrebbe aggredita fisicamente, anche con svariati oggetti che trovava a portata di mano, e poi l’avrebbe costretta a seguirlo nei pressi del luogo dove è stata uccisa la giovane Fabiana Luzzi, nel 2013, e qui l’avrebbe minacciata di morte con un bastone.
La donna è stata anche vittima di uno stupro, perché costretta a un rapporto sessuale non consenziente, sempre sotto minaccia da parte dell’uomo. Inoltre la maggior parte delle violenze sarebbero state commesse davanti gli occhi delle tre figlie, tutte minorenni.
Sulla base dei fatti descritti, delle prove documentali e fotografiche acquisite, nonché del grave impianto accusatorio, l’autorità giudiziaria ha contestato all’uomo i reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e violenza sessuale e ha quindi applicato la misura cautelare dell’obbligo di allontanamento e del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla denunciante, con l’imposizione a mantenere una distanza dalla stessa non inferiore ai 500 metri.